(...) Le poche parole che vorrebbe inserire la giunta servono solo a specificare che lo stadio dovrà essere costruito altrove. Ma la cosa non regge neppure dal punto di vista tecnico. E a spiegarlo è un architetto urbanista, che magari sarà anche un po di parte per aver firmato lo studio di fattibilità del nuovo Ferraris, ma certo non si può dire che non conosca la situazione di Marassi.
Architetto Burlando, senza lo stadio non servirebbe neppure più lo scolmatore?
«Lasciamo stare. Il problema è proprio la messa in sicurezza dei corsi dacqua. E va ricordato a chi finge di ignorarlo, che il Bisagno non è esondato neppure in questa ultima tragica alluvione, proprio perché erano già stati fatti alcuni interventi. Che vanno completati, ma che già hanno portato risultati».
Cè però il Fereggiano.
«Esattamente. E tra laltro nello studio di fattibilità sulla ristrutturazione del Ferraris era previsto un intervento proprio su ponte Serra dove il rio si immette nel Bisagno. Il ponte sarebbe stato rifatto più alto e a una campata unica per eliminare uno dei problemi dellimbuto pericoloso».
Ma unesondazione durante una partita sarebbe una strage?
«Basterebbe non far disputare un evento che avviene una volta alla settimana. Con previsioni sicure non ci vorrebbe molto. E invece lasciar morire centinaia di carcerati si può? O i ragazzi nella scuola Firpo?».
E i clienti della Coop?
«E di altri supermercati adiacenti... Chissà perché si pensa a togliere lo stadio, che tra laltro, con uneventuale ristrutturazione, verrebbe rialzato con passatoie a 6,5 metri sopra la piastra di piazzale Atleti e Azzurri dItalia. A quella altezza vorrebbe dire che sono già sottacqua le case al secondo piano. Anzi, lo stadio sarebbe un punto di emergenza».
Come gli spogliatoi usati dagli angeli del fango?
«Anche. Ma un terreno permeabile allacqua come il prato del Ferraris sarebbe anche lideale per allestire eventuali tendopoli se previsto da un piano di emergenza».
Ma perché tecnicamente lemendamento voluto dalla giunta non regge?
«Intanto perché un Puc dovrebbe dire cosa fare, non solo cosa non fare. Dovrebbe essere più dettagliato e chiaro: specificare che una scelta politica netta prevede la cancellazione dello stadio. Ma poi cosa ci va al posto del Ferraris?»
Già, cosa?
«Non possiamo metterci palazzine e negozi, sennò ci prendiamo in giro. E neppure unaltra struttura sportiva usata magari tutta la settimana., Se la scusa è quella della sicurezza... Meno che meno se parliamo di cemento».
In che senso?
«Se le linee guida del nuovo Puc dicono che è un piano a cemento zero, cioè senza aumenti di volumi, lì ci può stare solo un prato o un parco. Perché se lo stadio verrà ricostruito altrove, magari con più spazi commerciali, a Marassi non potrà esserci costruito nulla».
Un bel prato, tutti felici?
«Spiegatelo alla zona di corso Sardegna che sta già morendo.
Solo speculazione politica?
«Diciamo che sembra una progettualità dettata dallemotività del momento, non da una visione strategica».