E la sinistra riconosce anche che ci fu un Sessantotto «nero»

Non è mica facile raccontare il Sessantotto e la contestazione giovanile. Soprattutto quando si deve spiegare che, in quegli anni, ci furono anche i contestatori di destra, mano a mano ridotti al silenzio, umiliati politicamente, uccisi dai compagni e poi storicamente dimenticati. Come il tranviere Ugo Venturini a Brignole, mentre eroicamente difendeva, con il suo corpo, il segretario missino Giorgio Almirante dai sassi, dai ganci da camalli e dalle bottiglie piene di sabbia lanciate da chi voleva impedirgli di parlare. Non è facile raccontare, da uomo di sinistra, come i valori del Sessantotto furono talvolta manipolati dalla dirigenza Pci, ma anche da quella della Dc per avere vantaggi politici. Non è facile raccontare del dissenso cattolico di quegli anni.

Insomma, per la prima volta da sinistra si racconta anche, seppur in un breve capitolo, il Sessantotto nero. Si ammette che, a contestare, furono anche tanti giovani di destra. A riuscirci, finalmente, è l'ex assessore comunale Luca Borzani. (...)
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