Cultura e Spettacoli

E il tanto bistrattato Ezio Greggio batte immigrati e «Contagion»

Venezia Intanto il più bistrattato della Mostra del Cinema, Box Office 3D - Il film dei film di e con Ezio Greggio, ha superato al botteghino tutte le altre pellicole presentate al Lido e uscite nelle sale. Il goliardico film dell’eroe di Striscia, proiettato al di fuori del festival, in due giorni e in 281 sale ha totalizzato 438mila euro, conquistando la seconda posizione dietro al blockbuster Super 8 di J.J. Abrams. La stessa sorte non è toccata ai tanti film presentati nelle più blasonate sezioni ufficiali della Mostra. Il risultato in sala, anche considerando i dati parziali e la flessione generale di pubblico, si sta rivelando deludente pure per i film che possono contare su cast stellari come Contagion di Soderbergh in quarta posizione con 262mila euro in 302 cinema. Così anche Emanuele Crialese con il suo Terraferma si deve accontentare dell’ottavo posto con 204mila Euro in 209 sale. Una falsa partenza che i produttori Rai Cinema e Cattleya sperano di correggere grazie anche al Premio Speciale della Giuria. Auguri. Finisce al quattordicesimo posto il film del fumettista Gipi, L’ultimo terrestre che, pur ben accolto dalla critica, ha ottenuto tra venerdì e sabato solo 20mila Euro, cifra quasi ridicola non giustificata neanche dalle poche sale in cui è uscito, appena 48. Non decolla neanche Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi con poco meno di 34mila Euro in 97 sale, nonostante la presenza di attrici come Elena Sofia Ricci e Stefania Sandrelli. A chiudere un quadro così deprimente c’è la sorpresa di Questa storia qua di Alessandro Paris e Sibylle Righetti, il documentario sulla gioventù di Vasco Rossi che in 229 sale ha incassato 440mila Euro. L’unico film italiano a salvarsi insieme a Cose dell’altro mondo di Francesco Patierno che, uscito già da una settimana (come Ruggine di Daniele Gaglianone fermo invece a 106mila Euro), ha raggiunto quota 900mila Euro. Sempre poco rispetto a tutte le polemiche, compresa quella della Lega, che l’hanno accompagnato.

A dimostrazione che l’eco mediatica e anche la presenza in un festival prestigioso come quello di Venezia non sono sinonimi di successo.

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