New YorkDopo De Niro, Marlon Brando e Al Pacino, il prossimo padrino cinematografico, il boss dei boss della mafia italoamericana sarà John Travolta.
Laccordo è avvenuto qualche giorno fa a pranzo, in uno dei più famosi ristoranti di Beverly Hills, Amici, chiuso al pubblico per il grande evento, ma con uno stuolo di paparazzi, giornalisti e telecamere ad aspettare fuori il locale per immortalare lo storico accordo. Proprio così, si è trattato di un incontro in pieno stile hollywoodiano, con tanto di contratto firmato tra abbracci, strette di mano, baci e foto ricordo, tra il grande attore vincitore di due Oscar e nientemeno che John Gotti junior, 47 anni, il figlio dello scomparso John Gotti: lelegantissimo padrino che negli anni Ottanta e Novanta dominò Cosa Nostra con pugno di ferro e centinaia di omicidi.
Quando papà Gotti fu condannato allergastolo nel 1992, come mandante di 13 omicidi eccellenti (tra i quali quello di Paul Castellano, il padrino di Cosa Nostra, che poi andò a sostituire), Gotti junior - tale padre e tale figlio - venne subito eletto dalle varie famiglie mafiose come il nuovo boss dei boss e guidò Cosa Nostra in maniera più soft, più manageriale e meno sanguinosa. E Gotti junior sedette al vertice della cupola fino al 1997, quando anchegli fu arrestato dallFbi e condannato a sei anni e mezzo di carcere duro, che ha scontato fino all'ultimo giorno. Ora dice di fare solo il manager. Anche se di papà, il boss dei boss più famoso per la sua impeccabile eleganza e spietatezza, ne va fiero. Quindi Gotti junior, con i suoi dollari e quelli dei suoi ex amici di Cosa Nostra, ha deciso di fare un film di successo e di qualità su papà con il meglio di quanto Hollywood possa offrire. Come regista ha già scritturato il solido ed estroso Nick Cassavetas e come attore protagonista, per interpretare papà, aveva chiamato Sylvester Stallone, un altro italoamericano che di mafia se ne intende per essere nato e cresciuto nei quartieri poveri di New York controllati allora da Cosa Nostra. Ma Rocky si è impuntato: voleva cambiare qualcosa del copione di Cassavetas. E né il regista né Gotti jr hanno accettato i consigli di Stallone. Quindi in pochi giorni, come un vero boss dei boss abituato a comandare e prendere decisioni importanti, Gotti si è sbarazzato di Stallone e ha contattato Travolta. Il quale nel giro di una settimana ha letto il copione, ne è rimasto affascinato, e subito ha accettato la parte. Si parla di un chacet di 7 milioni di dollari più una percentuale consistente sugli incassi e diritti televisivi, dvd e pay per view. Il film, dovrebbe aver per titolo Gotti, si avvale di un budget di 60 milioni di dollari, garantiti dal produttore Mark Fiore, il quale anch'egli era nel giro di Cosa Nostra. Ma ad Hollywood «money doesn't smell», i soldi non puzzano.
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