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E Valentino scarica le Rosse: «Io in F1? Difficile»

«Nei test sono andato forte, ma la moto mi piace di più. E poi, che paura guidare lì dentro...»

Giovanni Zamagni

da Brno

Con il titolo della MotoGP ormai praticamente assegnato, è quasi inevitabile che nel paddock di Brno, dove domenica è in programma il Gp della Repubblica Ceca, si parli più di quattro che di due ruote. Inevitabile soprattutto perché durante la lunga pausa estiva, il 2 e 3 agosto, Valentino Rossi è salito un’altra volta sulla Ferrari.
«Siccome hanno un sacco di problemi – scherza Vale – volevano sapere la mia opinione sulla macchina, ma visto il risultato dell’ultima gara non hanno risolto granché...». È la prima volta che Rossi commenta i test di Fiorano e lo fa con toni molto pacati. «È stata la Ferrari a offrirmi questa possibilità e io non me la sono certo fatta scappare. Forse, dopo il breve test del 2004, volevano rendersi conto come me la cavo veramente al volante. È stata una prova molto interessante, che è servita per capire qualcosa in più. Ho girato con buoni tempi, ma ho compreso anche che è molto difficile, tutto diverso dalle moto. Il mio futuro in Formula 1 rimane una prospettiva molto remota, esattamente come lo era prima di questo test».
Per Valentino la moto continua a essere più affascinante. «La Ferrari va fortissimo, è una macchina bellissima ed è un concentrato di tecnologia. Ma come soddisfazione personale, gusto, divertimento e piacere di guida, la moto non ha paragoni. Il test è stato comunque positivo e il secondo giorno ho fatto dei buoni tempi: forse potrei essere veloce. Ma Fiorano è una pista piccola, bisognerebbe vedere come me la cavo in un circuito vero. Comunque credo che loro siano rimasti impressionati positivamente. Abbiamo anche fatto dei cambiamenti sulla macchina, per vedere se riuscivo a rendermi conto delle differenze. La cosa più difficile è la frenata, mentre dare tutto il gas è relativamente facile, certamente più semplice che in moto».
Rossi ritiene però la F1 più pericolosa di una MotoGP. «Mi fa molta più paura. Loro dicono che noi siamo matti, ma a me sembrano matti loro a infilarsi in quell’abitacolo così piccolo.

L’unico vantaggio è che se con l’auto fai un piccolo errore al massimo vai in testa coda, mentre in moto cadi».

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