Cronache

Ecco come cambiano i codici postali in Liguria

Ecco come cambiano i codici postali in Liguria

Entrano in vigore anche per molte località della Liguria i nuovi numeri di Codice di avviamento postale: a Genova e La Spezia, in particolare, per quanto riguarda le variazioni relative ad alcune strade e piazze - circa il 10 per cento del totale -, e in altre località delle varie province, secondo un piano che a giudizio delle Poste dovrebbe portare a una migliore identificazione del recapito e, quindi, a un servizio più veloce. In questa prospettiva è stato anche definitivamente abolito il codice postale generico (per Genova, ad esempio: 16100) che, in ventisette città italiane, poteva essere comunque indicato sulla corrispondenza. Da ora in poi, invece, diventa obbligatoria l’indicazione precisa del codice corrispondente alla strada o piazza di destinazione. Gli aggiornamenti previsti dal nuovo sistema sono contenuti nell’edizione del libro dei Cap (in vendita a 4,90 euro) e nel Cd rom «Cerca Cap» (6,90 euro), disponibili presso gli uffici postali e gli uffici e le aree Ptbusiness. Per ogni informazione ci si può comunque rivolgere agli uffici postali, chiamare il call center di Poste Italiane al numero gratuito 803.160 oppure consultare il sito www.poste.it.
Prende posizione, intanto, il Codacons Liguria: «Sarebbe stato doveroso un maggior preavviso da parte dell’azienda Poste - sostiene l’avvocato Diana Barrui, responsabile del Coordinamento di associazioni per la tutela dell’ambiente e dei diritti di utenti e consumatori - in modo da consentire ai cittadini di adattarsi con gradualità alla modifica. Contestiamo anche il fatto che il sito, una delle modalità indicate per conoscere i cambiamenti, non sia ancora stato aggiornato completamente.

Il Codacons chiede pertanto all’azienda l’immediato aggiornamento e la possibilità di scaricare gratuitamente dalla rete il Cd rom Cerca Cap, nonché la consegna di tutta la posta, per almeno un anno, anche in caso di Cap generico o di Cap cittadino vecchio, così da consentire al consumatore di potersi informare con gradualità e senza spese».

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