Roma

Ecco un campo di battaglia che ha fatto storia

Lo scontro di Austerlitz e il genio militare di Bonaparte in una mostra ricca di sorprese

Ariela Piattelli

Una sala circolare e trenta pannelli che coprono tre pareti. Così è possibile tornare indietro di duecento anni, fino alla «battaglia dei tre imperatori». Per celebrare, infatti, il bicentenario della scontro di Austerlitz che ha sancito il trionfo di Napoleone sull’esercito austro-russo, il museo Napoleonico ha scelto un modo speciale: ha estratto dai suoi depositi, restaurandolo per l’occasione, un papier-peint dedicato alla battaglia. Si tratta di strisce di carta stampata, come da parati, che, attraverso una specifica disposizione dei disegni e delle pitture, crea una prospettiva piena e completa di un paesaggio o di un evento come si sarebbero presentati a uno spettatore posto al centro della scena per osservarla in un’ottica a 360 gradi.
Così la mostra «La battaglia in una stanza. Il papier peint di Austerlitz» trasforma una sala del museo Napoleonico in un bizzarro campo di battaglia dove, con il metodo della xilografia, è ricostruito un continuum dello scontro del 2 dicembre 1805. Sulle pareti, infatti, sono disposti trenta pannelli databili intorno al 1829 che ripropongono le varie fasi del combattimento per testimoniare a stampa la leggenda napoleonica. Il papier-peint in mostra è stato donato nel 1937 ad Antonio Munoz, capo delle Antichità e Belle Arti del Governatorato di Roma, da un anonimo il quale, però, ha sottratto la parte centrale, 10 pannelli, dove era dipinto Napoleone e il suo stato maggiore. Per questo nella mostra che si apre oggi la parte centrale è stata riprodotta grazie alla collaborazione del Deutsches Tapeten museum di Kassel, in Germania, che possiede una delle otto edizioni di questo papier-peint.


Così fino al 4 giugno, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19 sarà possibile, con un biglietto da 5 euro che comprende anche la visita al museo, ripercorrere con lo sguardo le fasi salienti della battaglia: i villaggi in fiamme, il brulichio delle truppe russe, austriache, francesi e da un colle Napoleone che col cannocchiale studia la situazione e si gode il suo trionfo.

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