Politica

Ecco Cocaine, la bevanda che sembra droga

È 350 volte più energetica delle concorrenti. Oltre al nome allusivo, contiene una sostanza che dà effetti «stupefacenti»

da Londra

Basterebbe solo il nome a far discutere: «Cocaine». Non è polvere: è una bevanda, l’ultima nata tra le energizzanti. Non contiene neanche l’ombra della cocaina, ma le allusioni sono molteplici. A cominciare da una scritta: «L’alternativa legale». Poi gli ingredienti: contiene un tasso di caffeina tre volte e mezzo superiore a quello della più famosa bevanda energetica, la «Red Bull» e uno strano composto che rende insensibili la gola e i denti, proprio come accade quando si assume cocaina. Questa bevanda sta per essere messa in commercio in Gran Bretagna e sta scatenando molte polemiche. Promette «sensazioni di euforia, energia estrema e una capacità di rimanere allegri e pimpanti per circa cinque ore», ma per i critici essa non fa altro che avvicinare il giovane all’uso delle droghe. Le associazioni antidroga, attaccano direttamente i suoi produttori anche perché per vendere la bibita hanno giocato molto all’equivoco con la cocaina.
«Cocaine» è già sul mercato americano e il fenomeno mediatico che le sta nascendo intorno è enorme. Più di quello commerciale, per il momento. James Kirby, il suo inventore, dice che è «350 volte più forte della Red Bull» ed è come «una palla di fuoco atomica che dà una sensazione molto simile alla cocaina», ma che a differenza di questa non fa male. «Penso che non ci sia altro prodotto, eccetto la cocaina vera, che produce effetti così duraturi e così entusiasmanti nelle persone».

Ma non tutti sono d’accordo: «I bambini, amanti delle bibite energetiche, berranno Cocaine e quando saranno più grandi saranno attirati dalla droga vera», sostiene David Raynes, membro dell’associazione inglese per la prevenzione alle droghe.

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