Ecco cosa scriveva Bossetti nelle lettere "hot" alla detenuta

Svelato il contenuto delle lettere che il muratore scriveva alla detenuta Gina

Ecco cosa scriveva Bossetti nelle lettere "hot" alla detenuta

Possono delle lettere scambiate con un'altra detenuta inguaiare Massimo Bossetti? Cosa c'è scritto di così scabroso da portare la corte del tribunale di Bergamo a metterle agli atti? A svelare il contenuto è stato ieri sera il legale del muratore di Mapello che le ha mostrate durante la puntata di Quarto Grado e che ha spiegato che i due non si sono mai visti, ma si sono conosciuti solo tramite corrispondenza.

Lettere "normali", sostiene l'avvocato Claudio Salvagni, che smentisce la teoria dell'accusa secondo cui in quei manoscritti ci sarebbe la prova delle preferenze sessuali di Bossetti. "In carcere tutto diventa diverso, c’è un modo di vivere che noi non possiamo capire e nascono anche questo genere di rapporti", ha spiegato il legale facendo leggere le missive.

A Gina, Bossetti ribadisce la sua innocenza, si descrive biondo, con occhi color ghiaccio che cambiano alla luce del sole e spiega di tenere particolarmente alla sua forma fisica. Poi racconta di avere in cella una foto di suo padre - quello che lui ha sempre considerato il padre e non Guerinoni che era il padre biologico -, morto recentemente. "Lo prego sempre", scrive, "Adesso ha la piena certezza sulla mia innocenza perché – ne sono più che sicuro – Yara si è confidata con mio padre vedendo come soffro, dandogli l’assoluta certezza sulla mia verità dei fatti".

In un'altra lettera Bossetti racconta anche un dettaglio che ha colpito i pm: una volta, su richiesta della moglie Marita Comi, si sarebbe depilato le parti intime.

L'accusa sostiene che nella corrispondenza il muratore avrebbe chiesto alla sua amica di penna di aprirsi ed essere sincera come aveva fatto lui e avrebbe confessato di preferire la "vagina rasata". Chiave di ricerca che - sempre secondo l'accusa - avrebbe più volte cercato sul web.

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