Ecco come investire in una finanza "volatile"

Marino La Forgia di Fondo Anthilia Green: "Contesto di spiccata volatilità, bisogna limitare i rischi aumentando le coperture degli investimenti azionari con i futures"

Ecco come investire 
in una finanza "volatile"

Da qualche tempo chi ha investito in Borsa soffre. Anche tanto. A Piazza Affari l’indice FTSE MIB, ad esempio, ha chiuso il primo semestre a -17% e sulle piazze estere l’andamento è stato analogo. Eppure, come sempre, c’è stato qualcuno che è riuscito a evitare la bufera. Nel nostro Paese la palma di miglior gestore è andata a Marino La Forgia, il cui fondo Anthilia Green ha chiuso il primo semestre 2010 con un rendimento di +1,85% (classe B). Il Giornale.it ha chiesto a La Forgia di commentare l’andamento dei mercati e di fornire qualche suggerimento ai risparmiatori.
Innanzitutto: a cosa è dovuta la sua performance?
Bisogna precisare che il mio è un fondo azionario ma flessibile, che consente al gestore di decidere quante azioni tenere in portafoglio, addirittura di non tenerle o di essere corto sul mercato tramite futures, sebbene entro certi limiti. Dunque rispetto ai fondi azionari tradizionali beneficio di maggiori strumenti di intervento.
E nel semestre appena concluso quali sono state le sue scelte?
Ho puntato sulla scelta dei titoli e sulla copertura. Conta quello che hai ma, ancor di più, in un mercato negativo, cosa non hai. Noi non avevamo né banche, né assicurazioni. Non abbiamo comprato titoli di aziende per i quali i mercati di riferimento sono italiani, come le costruzioni e i media. Invece abbiamo puntato su singole società che vendono molto all’estero e che sono state favorite anche dall’euro debole; dunque Pirelli, Luxottica, Autogrill, Campari.
Come si orienta per i prossimi sei mesi?
Il mio orientamento resta lo stesso. I grandi mercati emergenti continueranno a tirare, mentre l’Europa non ha grandi margini di scelta. Società che esportano, che hanno un brand conosciuto e che vedono aumentare i propri fatturati restano le nostre preferite. Dunque confermo la stessa filosofia d’investimento. Aggiungo che il risultato positivo è dovuto al fatto che ci siamo coperti molto con i derivati; dunque annullando i rischi al ribasso, in un mercato che è giunto al terzo trimestre negativo di fila. Piazza Affari toccò il massimo il 18 ottobre 2010.
Insomma, lei è pessimista…
No, perché, come ha scritto Merril Lynch, il mercato in questo momento sta scontando una discesa degli utili del 15% per il 2011. Davvero le società vedranno ridursi in maniera così marcata i propri utili? Se sì, bisogna vendere, se invece pensate che le aziende siano più in salute degli Stati, che, come noto, sono molto indebitate, il mercato azionario potrebbe riprendersi. E’ una situazione paradossale. Io dico: attenzione a essere troppo pessimisti…
E allora come muoversi?
In un contesto di spiccata volatilità bisogna limitare i rischi, aumentando le coperture degli investimenti azionari con i futures. C’è chi punta sull’oro. Secondo lei è un buon investimento? Non so quanto l’oro possa difendere il risparmiatore da eventuali crisi sistemiche: se le monete non valgono più, che te ne fai dell’oro, che è espresso in dollari?
In tempi di guerra l’oro è una salvezza…
Non so se negli ultimi tempi l’oro sia servito al risparmiatore per salvaguardare il suo portafoglio. A mio giudizio sale soprattutto perché lo comprano la Cina e l’India. Anche l’oro ha subito una spiccata finanziarizzazione, che falsa la visione dei suoi movimenti. Dunque è difficile capire se può salire ancora.
Immaginiamo un risparmiatore cinquantenne, molto liquido, che vuole investire il proprio capitale.

Che cosa suggerisce?
Siamo in una fase di trasferimento di potere da occidente o oriente, con notevole prospettive di crescita. Dividerei il patrimonio in quattro fette uguali. Investirei 25% nei Paesi emergenti, 25% nei Buoni del Tesoro Usa, 25% in obbligazioni emesse da aziende solide e in salute, 25% in materie prime.

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