(...) partita di campionato: carta e penna alla mano ha tracciato terzine dantesche «per ricordare quali vicissitudini ha passato il Genoa». «Vi sono tanti gironi, ma solo qui sintende/rimare con lo scherzo di ognuno/per cui vanta spirito, di certo non soffende», racconta il primo versetto che presenta i gironi. Se i protagonisti si offenderanno non è ancora dato saperlo, ma certamente tutti non possono che farsi due risate. Almeno ora che il Genoa viaggia in testa alla classifica e che la serie C pare solo di passaggio. E allora vediamoli questi gironi. Per Zito lantinferno è riservato agli avvocati Biondi, Coppi, Carbone e DAngelo, il Limbo ai tifosi rossoblù «son questi più di tutti che furono colpiti» e il primo girone è ovviamente per Enrico e Matteo Preziosi: «Ancor ci si domanda se son giganti o gnomi, se fecero il fin del bene del Genoa, se furono aggettivi o sol cognomi». Anche il nuovo Dante non sembra riuscire a darsi una risposta. Il secondo girone è tutto per «politici e presidenzialisti», il terzo per gli scrittori improvvisati (lo stesso Zito), il quarto per i comprati e i venduti (Guidolin, Lavezzi e Parisi), il quinto per i profeti di sventura, il sesto per gli indecisi e i ritrattatori. E qui la terzina recita: «su quanto gli si chiese restarono dubbiosi/ cangianti nel proporre il loro giudizio/e a dispensar coraggio assai parsimoniosi». Tra parentesi il nome è quello del giudice Alvaro Vigotti, del tribunale civile di Genova che inizialmente aprì un procedimento per i danni subiti dalla società e dalla città ma che poi rigettò listanza perchè infondata. Il settimo girone è riservato al caporedattore Massimilano Lussana, tacciato, positivamente, di essere un «grillo parlante» della situazione: «tra i primi ad intuire la possibilità/ di avere una condanna tanto ingiusta/ di sua ragion non ebbe responsabilità». Lottavo e ovviamente per i giornalisti, il nono per gli invidiosi (i sampdoriani che «attendon per far festa le disgrazie altrui»), il decimo, lultimo, è invece tutto per loro: Macalli e Carraro, i «boriosi e uomini neri».
Lidea, sviluppata dalleditore de «Il Golfo» per la collana «I libelluli» e consigliere provinciale Gualtiero Schiaffino, più appassionato di ciclismo e ciclotappo che di calcio («Prometto che nel caso dovessi diventare tifoso diventerò genoano»), nasce nel periodo più brutto delle vicende rossoblù: «Ho cercato - spiega Zito - di ironizzare su una vicenda che ha spedito il Genoa direttamente allInferno e quindi mi è venuta lidea di riprodurre una Divina Commedia rossoblù. Vengono citati un po tutti i protagonisti, compresi i politici. Ricordo un esposto del presidente della Provincia Repetto, che non si sa più che fine abbia fatto e i mancati interventi del sindaco, quando il primo cittadino di Ascoli prese una posizione inopportuna contro il Genoa. Ascoli che fu poi ripescata in serie A». Ma lidea è piaciuta talmente tanto che anche la compagnia goliardica della Baistrocchi ha deciso di riprodurla in una sua rappresentazione: «Un quadro del suo spettacolo - spiega Schiaffino - riguarderà proprio lInferno rossoblù. Sarà il capitolo quarto del prossimo spettacolo che sarà presentato sabato 3 dicembre, con la lettura dei gironi da parte degli attori della Bai».
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