Ecco il meglio della musica barocca

Haendel, Purcell, Albinoni e Bach col Concerto italiano di Alessandrini

Da tre anni Rinaldo Alessandrini con il suo Concerto Italiano ci guida alla scoperta del barocco musicale sui versanti sacro e profano, con qualche preziosissima incursione anche nel melodramma che di quell’epoca rappresentò il frutto più straordinario e complesso, come ha fatto quest’anno per celebrare il quarto centenario dell’Orfeo di Monteverdi.
Oltre a Monteverdi, Haendel e Bach fra gli autori più spesso proposti al pubblico romano nel corso dei diversi appuntamenti annuali alla Filarmonica, che si è assicurato l’ensemble Concerto Italiano come gruppo «residente», lasciando a bocca asciutta le altre importanti istituzioni della città.
Alessandrini oggi è un interprete fra i più richiesti ed autorevoli del panorama internazionale, tanto che anche la Scala, come annunciato da Lissner per le prossime stagioni, lo vuole per la trilogia monteverdiana, un titolo all’anno: L’Orfeo, Il ritorno di Ulisse in patria, L’Incoronazione di Poppea.
L’organico del Concerto Italiano per questo ultimo appuntamento di stagione, è ristretto a cinque elementi, Alessandrini compreso. Il repertorio invita a un viaggio in Europa attraverso una forma strumentale cameristica, la Sonata a tre, nata come il melodramma in epoca barocca, e in essa sviluppatasi oltre ogni immaginazione.
La Sonata a tre, impiega due strumenti «solistici» - solitamente due violini - dialoganti fra loro, e un gruppetto, di almeno altri due, che «realizza» il cosiddetto «basso continuo» cioè a dire la linea di basso che serve da sostegno armonico e che gli strumentisti sono chiamati a elaborare e arricchire, sulla scorta delle indicazioni del compositore stesso (dal che il termine «realizzare»).
Con Alessandrini (concertatore al cembalo), suoneranno nel concerto alla Filarmonica, Mauro Lopes e Nicholas Robinson (violini), Luca Peverini (violoncello) e Ugo Di Giovanni (liuto).


Il repertorio spazia dagli italiani Corelli, Porpora ed Albinoni a Bach (Sonata in do maggiore Bwv 1037), Haendel, Purcell, Couperin, insomma il meglio dell’Europa del tempo.
Teatro Olimpico, questa sera alle ore 21. Musiche strumentali del barocco europeo. Alessandrini direttore. Info: 06-3265991.

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