Cari amici, ieri mi sono incontrato con un mio conoscente e con lui ho avuto un'accesa discussione sui leader dello schieramento di Centrosinistra che ritengo gente indegna di rappresentare valori come quelli della solidarietà, della crescita equilibrata della società, della tutela dei più deboli e del predominio della politica sull'economia.
Qualcuno mi dirà che dall'altra parte: «Berlusconi ne ha fatte più che Bertoldo in Francia».
Certamente, non lo metto in dubbio, ma ricordiamoci che Berlusconi prima di fare il politico era un imprenditore che usava tutti i consueti mezzi ai quali era abituato il capitalismo di casa nostra.
Comunque sono d'accordo con tutti quelli che dicono che anche questa destra è indegna di rappresentarci.
Ma alla sinistra non posso perdonare di avere fatto perdere alla gran parte della gente comune la speranza di un vero cambiamento.
È per tale motivo che alle prossime elezioni non legittimerò più con il mio voto la classe dirigente del Centrosinistra, che ancora crede di potere contare a suo piacimento sul cosiddetto «parco buoi», ovvero su quell'elettorato legato alle vecchie appartenenze.
Tanto vi devo come informazione considerato il fatto che da tempo ci conosciamo perché con molti di voi ho partecipato a comuni battaglie e con altri ho condiviso uguali percorsi culturali.
Con la speranza che il nostro Paese riesca a trovare un corretto equilibrio, al momento ancor più necessario per fronteggiare le tensioni internazionali, vi ricordo che oggi, a mio giudizio, la priorità più che quella di costruire un nuovo sistema politico è quella di concorrere alla creazione di un nuovo senso di cittadinanza, ovvero alla promozione della cultura e della coscienza politica.
Gian Battista Cassulo
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