Ecco come rilassarsi con l’energia dei massaggi creativi

C'è quello hawaiano, quello thailandese e persino quello amazzonico. Ma alla fine è tutta una questione di «mano»: il tocco magico che rilassa, distende e - a volte - guarisce. È l'arte del massaggio. Cambiano i tempi, i modi, le tecniche, ma quello che resta immutato è il successo di questo trattamento. È diventato quasi un must, una moda da seguire. C'è chi vi ricorre per trovare quel relax che spesso manca nella quotidianità e c'è chi lo fa per curare acciacchi fisici. I centri di benessere fanno a gara per offrire le proposte più allettanti, per aggiungere quel tocco di originalità in più. Sperimentano nuove tecniche e ne importano sempre di nuove. Così, districarsi nel labirinto delle proposte diventa difficile. E a volte ci si ritrova a propendere, appunto, per la novità, per il nome curioso. E in effetti, di appellativi particolari se ne trovano a bizzeffe. Camboo, hawaiano, californiano, Kalari, Lomi Lomi, Hot stone, Ampuku, Amazzonico, solo per citarne alcuni. Tutti massaggi che sostituiscono quelli classici.
«Ormai il messaggio deve garantire un benessere sia dal punto di vista mentale sia fisico - spiega il dottor Fabio Perissinotti dell'Accademia italiana scienze olistiche - I messaggi tradizionali agiscono su parti del corpo singole, mentre adesso vanno per la maggiore i massaggi globali». Insomma, si avvicina l'estate e chi va in vacanza preferisce affidare il proprio intero corpo alle mani del massaggiatore. Mani, e non solo. Perché ormai è sempre più in voga l'utilizzo di oli, aromi, erbe, pietre e altri oggetti. Il contatto non è più solamente fisico. Spesso vengono utilizzati particolari arnesi del mestiere che detengono un potere rilassante e curativo. Come quelli usati nel Camboo, una tecnica che sfrutta le qualità delle canne di bambù e che garantisce un massaggio profondo con azione tonificante e drenante sui muscoli. O come quelli del Tok Sen, bastoncini di legno ricavati dall'albero di tamarindo colpito da un fulmine, le cui vibrazioni cancellano tensioni e conducono a uno stato di relax profondo. C'è pure chi non usa né mani né oggetti, ma semplicemente i piedi. Parliamo del massaggio Kalari, molto amato dai praticanti di arti marziali e danzatori. Tra i messaggi più richiesti quest'anno figurano il Lomi Lomi, il californiano e l'amazzonico. Il primo, detto anche Hawaiano, è un massaggio sacro, patrimonio degli sciamani Kahuna, che ridà scioltezza alle articolazioni. Un messaggio che, «se fatto con tutti i crismi e in maniera professionale - spiega Pierissinetti - è sicuramente il più costoso e il più duraturo visto che impiega fino a due ore». Ma la grande novità di quest'anno è rappresentata dall' Amazzonico, importato da pochissimo in Italia.

Le manovre, basate su vibrazioni e movimenti a onda, stimolano direttamente il Paleocervello, la componente più arcaica del sistema nervoso centrale. Senza parlare poi di tutti quei messaggi che si avvalgono di oli, aromi, frutta, fieno, impacchi e profumi vari. E per chi rimane in città, niente paura: ci sono posti, come le Terme di Milano, a portata di massaggio.

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