Cronache

Ecco la verità sul mio gettone per cinque minuti

Caro Direttore, Ti chiedo, ringraziandoTi, di essere oggi ospite sul Quotidiano da Te diretto, affinché possa rispondere alla lettera inviata dal Presidente del Municipio IV Media Valbisagno, Agostino Gianelli, e da Voi pubblicata in data 23/05/2009. La prima impressione che mi è derivata leggendo tale lettera è quella che di fronte alla realtà, certa Sinistra, soprattutto quella che non fa mistero di voler ritornare alla «Falce e Martello», pur sconfessata dal Popolo Italiano, non abbia affatto abbandonato i suoi metodi, tristemente famosi, della discriminazione e della delegittimazione dell'oppositore.
Ai lettori attenti non può essere affatto sfuggito il fatto che lo scrivente, nell'articolo di Francesco Guzzardi del 22/05/2009, mai abbia dichiarato che le riunioni del Consiglio Municipale servono per intascare il gettone.
Di sicuro non ho necessità di giustificarmi in quanto simili dichiarazioni, a me attribuite erroneamente, ma forse non casualmente e, del resto, non rilasciate, non hanno mai fatto parte del mio bagaglio culturale, né, tantomeno, della mia azione politica che in anni trascorsi (dal 1993) nella Circoscrizione, ora Municipio IV Valbisagno mi ha sempre visto a disposizione dei Cittadini nel cercare di realizzare opere o servizi a favore della popolazione.
Quindi, non sono certo «una prima donna», ma un Consigliere che si sente in dovere, non di fare un'opposizione qualunquista ma, al contrario, un'opposizione che deve e serve per denunciare situazioni inconcludenti dove alla fine non si delibera nulla o/e se si delibera le cose restano dove e come sono. È sotto l'occhio di tutti il degrado dei quartieri della Valbisagno, la mancanza di sicurezza che si concretizza ogni giorno con episodi di furti, violenza, anche giovanile, oggetto di articoli di cronaca nera, oppure trasporto pubblico insufficiente, strade dissestate, giardini pubblici incolti, sporchi, non curati ecc.
Tutte queste situazioni sono state riportate in note, ordini del giorno o mozioni formulate dai Consiglieri di opposizione ed è ora giunto il momento, non essendo più il tempo dell'attesa per una maggioranza ormai insediata da due anni, di dare voce ai bisogni dei Cittadini e di incalzare il Presidente e la sua Giunta affinché vengano realizzate, non solo quelle opere necessarie per la Valbisagno, ma anche le cose che ci permettano di non vivere nel degrado, nell'insicurezza e nelle servitù a cui la Valbisagno è stata condannata da anni e anni di mal gestione della Giunte di sinistra.
Cosa è rimasto nel «cassetto» quindi?
Usando delle metafore, non i pezzi di carta, gli ordini del giorno, le mozioni: sono rimaste chiuse nel cassetto la concretezza, l'efficacia, l'azione che, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, il Presidente e la Giunta dovevano attuare rispetto a quanto presentato e affidato dal Consiglio. Quando qualcosa, poi, è stato realizzato positivamente, ciò è avvenuto soprattutto grazie al fatto che l'opposizione si è dimostrata costruttiva garantendo il numero legale in Consiglio o partecipando attivamente alle attività. Risultati positivi che la maggioranza di sinistra che governa il Municipio, sempre che la stessa esista ancora, non riesce a garantire neanche ai suoi elettori.
Il Presidente afferma, inoltre, che io faccio torto non solo a Lui ma anche al Personale del Municipio. Bene, mi sembra di vedere attuata, anche ai nostri giorni, una vecchia teoria bolscevica che evidentemente viene rispolverata all'uopo: l'attacco classista ai lavoratori!
Caro Presidente, la Valbisagno non è l'Unione Sovietica di sinistra memoria e, quanto affermato non merita risposta: negli Uffici del Municipio ho sempre trovato professionalità, collaborazione e serietà.
Mi viene poi ricordato come la Commissione «Affari Istituzionali», di cui sono il responsabile, sia stata convocata per 27 volte per discutere il Regolamento del Municipio.
È vero! Corretto! Peccato che il Signor Gianelli abbia dimenticato di dire che, di fronte a più di 65 articoli, la nostra Commissione sia stata una delle poche, dei 9 Municipi di Genova, ad attuare completamente il suo lavoro una volta ricevuta la bozza del Regolamento dal Comune, ricevendone un plauso dai Responsabili Comunali, e che lo scrivente si sia recato numerose volte a riunioni indette dal Decentramento del Comune di Genova, a Sottoripa, guarda un po', consapevole di non ottenere alcun veniale «gettone».
Non ho poi necessità di nascondere che, alcune volte, sia arrivato in ritardo alle riunioni del Consiglio. Purtroppo non svolgo la funzione di Consigliere a tempo pieno come fa il Presidente (e non né ho quindi i relativi emolumenti a lui spettanti) ma devo, come tutti, lavorare per vivere in quanto il famoso «gettone», a livello del Municipio, non basta nemmeno a coprire le spese telefoniche per provare a risolvere i problemi del Territorio.
Infine, ho l'impressione di aver «colpito nel segno» con quanto rilevato ed effettivamente dichiarato. La reazione è stata infatti simile a quella di un pugile costretto alle corde, che colpisce alla cieca, ma che è ormai al tappeto di fronte alle mancanze nella preparazione e all'inconsistenza della maggioranza che dovrebbe sostenerlo.
Caro Presidente la politica, soprattutto, per noi dell'opposizione, non è quella che non fai ma che vorresti far credere. È lavorare con concretezza per la vallata, governare per ottenere, presiedere per attuare, gestire per realizzare e non accusare altri per nascondere un fallimento o, com'è nella realtà, una maggioranza che di fatto non esiste più.


Mi spiace per Te in quanto, non solo non mi dimetterò, ma, con ancor più impegno al servizio dei Cittadini, continuerò nel mio lavoro di oppositore ad una «maggioranza» che, ormai, non sapendo se potrà approvare, con i propri numeri, le delibere presentate, non ha realizzato quanto invece promesso e sbandierato in campagna elettorale ai Cittadini della Valbisagno.
* Consigliere del Popolo della Libertà
Municipio IV Media Valbisagno

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