Acea, Marino incassa il ribaltone in cda Taglia i compensi, ma aumenta le cedole

Acea, Marino incassa il ribaltone in cda Taglia i compensi, ma aumenta le cedole

Ignazio Marino riesce a portare a termine il ribaltone nel cda di Acea, utility controllata dal Comune di Roma e gestita da manager nominati dall'ex sindaco Gianni Alemanno. E dopo aver tagliato i compensi dei manager del 70%, aumenta i dividendi per garantire al Comune azionista un maxi assegno di 45,6 milioni. Il tutto «inimicandosi» gli azionisti privati come Gdf-Suez, che hanno votato contro, e Francesco Gaetano Caltagirone, che nel nuovo cda avrà una poltrona contro le due precedenti.
Nel dettaglio, l'assemblea ha ridotto a sette da nove i componenti del cda, nominato i suoi nuovi rappresentanti e tagliato drasticamente i compensi. Il nuovo consiglio sarà presieduto da Catia Tomasetti e avrà maggioranza femminile. L'ad sarà Alberto Irace.

Dopo il voto dell'assemblea, basato sulle tre liste presentate dal Comune e dai grandi soci privati, e considerando il limite dell'8% ai diritti di voto per i privati, Roma Capitale prende quattro consiglieri, la lista che fa capo a Suez ha preso circa il 17% dei voti, quindi due posti, mentre quella di Caltagirone poco più del 13%, quindi un solo consigliere.
Sullo sfondo resta il rischio che a questo punto gli ex manager ingaggino una serie di cause legali, ma Marino ha messo le mani avanti: «C'è giusta causa».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica