Ignazio Marino riesce a portare a termine il ribaltone nel cda di Acea, utility controllata dal Comune di Roma e gestita da manager nominati dall'ex sindaco Gianni Alemanno. E dopo aver tagliato i compensi dei manager del 70%, aumenta i dividendi per garantire al Comune azionista un maxi assegno di 45,6 milioni. Il tutto «inimicandosi» gli azionisti privati come Gdf-Suez, che hanno votato contro, e Francesco Gaetano Caltagirone, che nel nuovo cda avrà una poltrona contro le due precedenti.
Nel dettaglio, l'assemblea ha ridotto a sette da nove i componenti del cda, nominato i suoi nuovi rappresentanti e tagliato drasticamente i compensi. Il nuovo consiglio sarà presieduto da Catia Tomasetti e avrà maggioranza femminile. L'ad sarà Alberto Irace.
Sullo sfondo resta il rischio che a questo punto gli ex manager ingaggino una serie di cause legali, ma Marino ha messo le mani avanti: «C'è giusta causa».
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