Il ministero dello Sviluppo economico e il suo titolare, Luigi Di Maio, hanno confermato ieri «la totale neutralità rispetto ai player che hanno manifestato interesse, formale e non formale, nella newco» che dovrà rilevare gli asset di Alitalia. È quanto hanno riferito fonti di Via Veneto precisando che «non esistono pregiudizi così come non esistono preferenze, questo nel rispetto di un'operazione di mercato la cui quota maggioritaria della stessa newco sarà detenuta da Ferrovie e ministero dell'economia». È stato ribadito infine che «la scadenza ultima e inderogabile per la chiusura del consorzio sarà il 15 luglio».
Questo pomeriggio, entro le 18, le buste, corredate dalle opportune garanzie finanziarie, arriveranno sulla scrivania dell'advisor di Fs, Mediobanca, che dovrà valutare la solidità delle proposte e portarle al cda di Ferrovie di domani. Atlantia, da questo punto di vista, parte avvantaggiata in quanto, essendo una società quotata con una capitalizzazione di 20 miliardi è automaticamente «garante» di se stessa per i massimi 400 milioni da aggiungere alla cordata che oltre a Ferrovie (35%) e Tesoro (15%) comprende anche Delta Airlines (10-15%). Il team di consulenti dell'istituto guidato da Alberto Nagel dovrà poi giudicare l'impianto delle proposte del gruppo Toto, di Claudio Lotito e di Germán Efromovich. Il concessionario della Strada dei Parchi ha la possibilità di far valere i numeri del proprio gruppo, per quanto l'esborso non sia irrisorio. Tuttavia, i Toto hanno manifestato la volontà di incidere sulla governance e sul management. Discorso diverso per Lotito ed Efromovich che si presenteranno a titolo individuale, sebbene il primo sia titolare di molte attività nel facility management, oltreché patron della Lazio, e il secondo sia il principale azionista della colombiana Avianca.
Il riferimento delle fonti ministeriali alla «chiusura del consorzio» e non alla presentazione di offerte vincolanti, così come la riaffermazione della «neutralità politica» del ministro Di Maio, contraddistintosi anche di recente per le prese di posizione contro la famiglia Benetton, lasciano intendere che la scadenza di domani non rappresenterà l'ultimo passaggio per la creazione della nuova Alitalia. In questo modo si potrà consentire ad Atlantia di approfondire il dossier e di contribuire alla stesura del piano industriale nel quale dovrebbe essere ribadita la centralità dell'hub di Fiumicino, che fa capo alla controllata Adr. Solo al termine di questo processo dovrebbero arrivare le offerte vincolanti.
Il tempo, tuttavia, stringe perché nelle casse di Alitalia ci sono circa 430 milioni di euro, cifra sufficiente ad arrivare a fine anno. Inoltre la conversione del prestito ponte da parte dello Stato comporterà nuovi attriti con la Commissione Ue.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.