Auto, l'Europa tira il fiato e la Borsa premia Fiat

La Borsa dà fiducia alle azioni Fiat (+7,63%) confidando, con un po' di eccessivo ottimismo, in un possibile inizio di inversione generale di tendenza delle immatricolazioni di auto in Europa. E, magari, vedendo per Torino l'avvicinarsi della soluzione sul nodo Chrysler, ovvero il verdetto del giudice del Deleware sulla vendita della quota nella casa Usa in mano al fondo Veba. Il pronunciamento, infatti, è previsto per fine di giugno anche se, proprio ieri, indiscrezioni in arrivo dagli Stati Uniti pongono la fine di luglio come periodo in cui il tribunale del Deleware dovrebbe comunicare la sua decisione. La ragione del possibile allungamento dei termini andrebbe ricercata, secondo il tam tam dagli Usa, nell'atteggiamento «calma e gesso» tipico del magistrato in questione.
Il titolo Fiat comunque, il balzo lo ha fatto, tornando sopra i 5 euro (5,36), sui massimi da agosto del 2011. Le ragioni reali che hanno determinato il botto sarebbero sconosciute anche a Torino. Ieri, infatti, non ci sono stati report o azioni tali da giustificare la salita del titolo. Unica notizia positiva, lo spiraglio nella diatriba che vede opposte Fiat e l'azienda fornitrice Selmat, tanto che ieri tutti gli stabilimenti del gruppo automobilistico hanno ripreso, sia pure a singhiozzo, l'attività. I problemi, nei giorni scorsi, erano stati originati dal blocco delle forniture di materiale in plastica da parte dell'azienda di componentistica torinese. Gli uffici legali delle due società, dopo gli ultimi pesanti scambi di accuse, sono impegnati a trovare una via di uscita al contenzioso.
Per Fiat, però, è in vista un'altra grana, derivata dal trascinamento di una causa iniziata nel 2009. Il 28 maggio prossimo, infatti, è prevista l'udienza davanti al gip di Milano a proposito della richiesta di danni, per 35 milioni, da parte della società Pufin, titolare dal 2006 della Cf Gomma, di Brescia, altro fornitore di Fiat.
Non resta, a questo punto, che attendere i dati sulle immatricolazioni di aprile che Acea, l'organizzazione europea dei produttori di auto, comunicherà domani mattina.

Secondo le stime di Ihs Global Insight, le vendite tornerebbero positive ad aprile, ma solo grazie all'effetto-Pasqua, pari a uno o due giorni di lavoro in più su base annuale. Il mercato in Europa Occidentale (inclusa Svizzera e Paesi scandinavi) è così visto in rialzo dell'1,9% a oltre 1,015 milioni di unità, con le vendite di Fiat in calo del 12,7%.

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