Auto, vendite a precipizio: -4,5% Sempre giù Fiat

Sono 42 i mesi consecutivi di calo delle immatricolazioni di auto in Italia. E anche novembre ha dato il suo «contributo» con un -4,5% proiettando il mercato 2013 a 1,3 milioni di unità, come confida Massimo Nordio, presidente dell'Unrae. Le aspettative sul 2014 non sono comunque buone. Ci sarà una lieve crescita, secondo le anticipazioni di Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor), intorno al 2,7%: in pratica circa 30mila vetture in più. Veramente un «brodino» molto ristretto. Anche l'Unrae ritiene veritiera la stima del Csp. «Alla fine del 2013 - sintetizza il presidente dei concessionari Filippo Pavan Bernacchi (Federauto) - all'appello mancheranno 700mila unità rispetto a quanto il mercato avrebbe potuto ragionevolmente assorbire se non ci si fosse impegnati a tartassarlo. E poiché lo Stato, mediamente, introita su ogni auto 5mila euro tra Iva, bolli e tasse varie, solo quest'anno l'Erario subirà una perdita secca di circa 3 miliardi. Contando anche i posti di lavori persi, le nostre sono cifre da capogiro in un Paese che è a caccia di 200 miseri milioni per annullare la cosiddetta mini-Imu».
In novembre il gruppo Fiat ha segnato una perdita del 12,3% anno su anno (10,4% da gennaio) per una quota del 27,2%, quasi 2,5 punti sotto la quota di un anno fa (da gennaio 28,7%, in calo di quasi un punto).

L'andamento dei marchi in novembre: Fiat -10,5%, Lancia -16,5%, Alfa Romeo -20,2% (-25,5 negli 11 mesi). In casa Fiat da registrare il buon risultato della 500L che, nel proprio segmento, raggiunge il 40% di quota nelle vendite ai privati.

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