Economia

Barilla si allea con Algida. E va alla guerra del gelato

Con la logistica Unilever, nuovo sbocco internazionale per il gruppo di Parma. La scommessa sugli snack

Barilla si allea con Algida. E va alla guerra del gelato

Dall'anno prossimo la Barilla produrrà i suoi gelati insieme ad Algida, il marchio del colosso olandese del largo consumo Unilever. È stato infatti annunciato ieri un accordo strategico tra le due multinazionali, che riguarderà la messa a punto di nuovi prodotti e importanti sinergie di carattere distributivo.

Sembra un nuovo capitolo della guerra in corso da tempo tra Barilla e l'altra multinazionale italiana, Ferrero: quest'ultima è entrata nel mondo dei gelati in tempi recenti, dopo aver sferrato l'attacco ai biscotti della rivale, lanciando i Nutella Biscuits. Ma Barilla a sua volta aveva esteso la sua sfida, lanciando la crema spalmabile Mulino Bianco, un chiaro attacco alla Nutella.

Finora Barilla aveva fabbricato i suoi gelati insieme a Sammontana ed era presente nei frigoriferi con i brand Pan di Stelle (che fa capo alla controllata Pavesi), prodotto negli ultimi sei anni, e Ringo, entrato sul mercato una ventina di anni fa. Ora il contratto con Sammontana è scaduto e si è aperta la nuova stagione con Unilever, una delle principali conglomerate del largo consumo a livello mondiale, con 50,7 miliardi di fatturato nel 2020 e oltre 400 brand conosciuti da tutti: nei gelati, Algida, appunto, e Magnum.

L'accordo sarà operativo nel gennaio del 2022 e per il momento è ancora in fase di elaborazione. Lo scopo dichiarato è quello di valorizzare alcuni brand italiani e di rafforzarne la presenza nel mercato dei gelati. L'obiettivo è «di lanciare ogni anno referenze innovative» ispirate a biscotti e merendine di successo.

Per Barilla, in particolare, l'intesa ha lo scopo di assicurare una consistente stagionalità estiva ai propri marchi di biscotti e snack, dove è leader di mercato; in altre parole, grazie ai gelati saranno valorizzate le vedite estive. Molto interessante l'aspetto distributivo: Algida, in virtù dei suoi prodotti, ha una massiccia presenza nel canale di vendite fuori casa, a differenza di Barilla. L'accordo permetterà dunque alla mutinazionale di Parma (3,89 miliardi di fatturato nel 2020) di utilizzare la rete distributiva di Algida con snack dolci e salati monodose. Grazie alla distribuzione di Univeler, i nuovi gelati potranno inoltre avere un mercato internazionale.

Il gelato è un prodotto molto interessante dal punto di vista del business, perché, oltre al margine elevato, ha una stagionalità piuttosto tipica; questo permette ai grandi produttori di differenziare estate e inverno e di gestire la tempistica di produzione e distribuzione tenendo sempre forniti di propri prodotti gli scaffali dei supermercati. In questo senso ha fatto il suo debutto nel mercato dei gelati anche l'altra multinazionale italiana, Ferrero, che ha lanciato i ghiaccioli Estathé e gli stecchi Rocher e Raffaello: i cioccolatini con questi nomi infatti d'estate non vengono distribuiti per impedire che il caldo li possa danneggiare.

Ora Barilla e Algida vogliono sfidare la rivale anche sui banchi frigo.

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