Bersani in un vicolo cieco, lo spread oltre i 360 punti

Il differenziale Btp-Bund torna a far paura: toccato il picco da settembre 2012. Intanto Bersani perde tempo. Ma l'appello a "fare presto" non vale più?

Bersani in un vicolo cieco, lo spread oltre i 360 punti

Pier Luigi Bersani è in un vicolo cieco: la strategia attendista, il continuo corteggiamento al Movimento 5 Stelle e, più in generale, l'incapacità a mettere una maggioranza capace di sostenerlo gettano il parlamento in uno stallo pericoloso. E, mentre il leader piddì si ostina a battere una strada che finora non ha gli ha portato altro che porte in faccia e cocenti umiliazioni, lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi torna a far paura. Gli speculatori tornano alla carica e minacciano i risparmi degli italiani.

Anche questa mattina, nelle prime contrattazioni sul mercato secondario, le incertezze politiche legate alla formazione del nuovo governo hanno spinto il differenziale sui titoli di Stato a 360 punti base toccando il picco dallo scorso settembre. Il rendimento è al 4,85%. Si restringe la forbice tra il differenziale italiano e lo spread tra Bonos spagnoli a cinque anni e omologhi tedeschi, che si attesta a 385 punti per un tasso del 5,10%. Lungi dal legare l'andamento dei titoli di Stato nostrati alle fallimentari consultazioni di Bersani, restano tutte le criticità legate all'assenza di un governo forte capace di fare muro a una speculazione che potrebbe nuovamente mettere in ginocchio il Belpaese. L'imperativo usato dai poteri forti per spodestare l'allora premier Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi non riecheggia più sui media progressisti. Sebbene il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia più volte invitato Bersani a "fare presto", l'appello è caduto nel vuoto. Da quasi una settimana il segretario democrat ha avviato le consultazioni senza riuscire a cavar fuori una maggioranza che lo sostenga: ha corteggiato i Cinque Stelle e ha sbattuto la porta in faccia al centrodestra ritrovandosi al punto di partenza.

"L'Europa ci sorveglia - ha ammesso la presidente della Camera, Laura Boldrini a Radio Anch’io - lo spread è importante e il pareggio dei conti è sempre sullo sfondo come obiettivo, ma l’Europa non deve essere solo questo".

La terza carica dello Stato ha auspicato un’attenzione da parte dell’Unione europea anche sui temi della libertà e della sofferenza sociale: "Quando ci sono crisi economiche, come a cipro, si organizzano summit e vertici straordinari, io auspico questa attenzione anche per questioni non strettamente economiche: l’Europa non è solo spread".

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