In attesa della battaglia contro Elliott sul campo di Tim, i francesi di Vivendi oggi combatteranno quella «in casa». Gli azionisti riuniti in assemblea all'Olympia di Parigi si aspettano, infatti, indicazioni sulla direzione presa dal gruppo che non ha fornito prospettive finanziarie per l'anno in corso e il cui titolo ha perso il 7% da gennaio. Il proxy advisor, Proxinvest, sta anche mettendo in dubbio i termini dell'acquisizione di Havas: nel mirino, il prezzo (9,25 euro per azione) fissato quando l'agenzia media francese era ottimista sui conti del semestre per poi dichiarare profit warning dopo essere stata venduta dallo stesso Bollorè. Gli azionisti hanno ora il diritto di chiedere conto» di questa operazione «il cui interesse strategico e le condizioni finanziarie sembrano poco chiare per i soci di minoranza di Vivendi». Secondo gli analisti, vista la piega che ha preso la campagna d'Italia, la società presieduta da Vincent Bolloré potrebbe avere una exit strategy nel settore dei videogiochi. «C'è un grosso fallimento nella strategia», sottolinea un broker di Invest Securities. Aggiungendo che «la musica va bene, ma Canal+ è molto fragile e Havas non sta andando bene».
A Parigi oggi il management intende ribadire il suo impegno e riaffermare la volontà di proporsi come partner di lungo termine di Tim, svolgendo un ruolo significativo al comando. Nelle slide preparate per gli incontri con gli investitori, il management di Telecom capitanato dall'ad, Amos Genish, ieri ha scritto che «il piano di Elliott prevede una riduzione significativa del perimetro di attività di Tim non coerente con il piano strategico» approvato in precedenza dal cda. La resa dei conti è prevista per il 24 aprile, o al massimo il 4 maggio se verrà accettato il ricorso d'urgenza presentato dal cda di Tim e dai francesi sulla revoca chiesta da Elliott dei 6 consiglieri espressi da Vivendi. L'udienza al tribunale di Milano è stata fissata per domani ma la decisione del giudice è attesa per lunedì. All'udienza in camera di consiglio, ovvero a porte chiuse, parteciperanno i legali di Telecom, di Vivendi e del collegio sindacale.
Nel frattempo, il dossier Tim ieri è tornato sul tavolo del cda di Cdp, terzo socio con il 4,2 per cento. La riunione sarebbe servita anche a mettere a punto la strategia da adottare in vista dell'assemblea del 24 anche alla luce degli effetti del verdetto sul ricorso.
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