Borse, l'andamento dopo il bazooka della Bce: Milano chiude in rialzo

Il piano da 750 miliardi varato dalla Banca centrale europea si ripercuote sui mercati: aprono in contrasto le Borse europee, male quelle asiatiche

Borse, l'andamento dopo il bazooka della Bce: Milano chiude in rialzo

Il bazooka da 750 miliardi di dollari varato nella serata di ieri dalla Bce di Christine Lagarde, insieme alle contromisure preannunciate negli Stati Uniti e in Australia, si ripercuotono sui mercati globali, non riuscendo però a calmarmi quanto sperato. Per esempio, le Borse cinesi hanno aperto in lieve rialzo dopo l'intervento della Banca centrale europea per l'emergenza coronavirus, con l'eccezione di Hong Kong, che inizialmente cedeva lo 0,32% e poi il 2,76%. A seguire sono andate un rosso anche tutte le altre Borse asiatiche: Tokyo perde l'1,08%, Shanghai cala dell'1,10%, Seul del 7,95%, Taiwan del 5,8%.

Nel Vecchio Continente, invece, le Borse europee hanno aperto miste dopo il piano da 750 miliardi di euro lanciato ieri sera dalla Bce: Londra sale dello 0,47%. Milano avanza dell'1,95%. Francoforte perde lo 0,2%, Parigi e Madrid sale del 2,52%. A seguire, Londra ha ceduto lo 0,45%, Francoforte lo 0,11%, mentre Parigi ha avanzato dell'1,4%, Madrid del 2,6% e Milano è andata in rally a +3,6%.

Piazza Affari ha accellerato ulteriormente al rialzo nelle primissime fasi di seduta con il Ftse Mib a +4,60% e 15.812 punti; All Share +4,42%. La Borsa valori, in linea con gli altri listini europei, trae forza dalle rassicurazioni della Bce che farà tutto quanto in suo potere per sostenere l'economia dell'Eurozona. Numerosi i titoli sospesi (Atlantia, Italgas, Poste, Teelecom Italia, Tenaris), tra cui Snam che segna un 'teoricò nel giorno in cui sono stati diffusi i conti del 2019. Euforici i big dell'energia (Eni +3,38%, Enel +3,48%); ben intonati gli industriali (Fca +1,80%, Pirelli +5,86%) e Juventus Fc +3,44. Volano i finanziari e i bancari in particolare: Unicredit +7,74%, Intesa Sanpaolo +4,06%, Generali +4%, Bper +5,02%, Ubi +5,85%.

Aggiornamento sulle Borse europee: le Borse europee virano in negativo, eccetto MIlano. I mercati azionari guardano con preoccupazione anche all'evoluzione del coronavirus e dunque al fatto che non si vede ancora la fine del tunnel, anzi negli Usa l'epidemia è in crescita, come dimostrano i future su Wall Street, che perdono oltre il 2%. Milano avanza dello 0,1%, mentre Parigi perde lo 0,9%, Londra il 2,25%, Francoforte il 1,2%. e Madrid lo 0,2%.

Nuovo aggiornamento: le Borse europee sono volatili e tornano contrastate, mentre Wall Street vira in positivo. Il bazooka da 750 miliardi di euro della Bce scuote i mercati ma i rimbalzi sono irregolari e l'andamento resta a singhiozzo. Milano guadagna lo 0,94%, Parigi lo 0,31%, Londra perde lo 0,85% e Francoforte lo 0,5%.

Ultimo aggiornamento: Chiusura in rialzo per la Borsa di Milano con l'indice Ftse Mib che guadagna il 2,29% a 15.466,97 punti. Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund che scende a 197 punti con il rendimento del decennale italiano all'1,79%. Fra i titoli a maggior capitalizzazioni spiccano i rialzi di Unipol (+17,7%) Saipem (+10,7%) fra i petroliferi, generalmente ben intonati (Eni +4,05%) e di Ferragamo (+11,8%) nel lusso, che invece a livello di comparto è stato venduto. Misti i bancari: bene Unicredit (+5,29%), positiva Intesa Sanpaolo, poco mossa invece Ubi (+0,29%) . Come nei giorni scorsi è ben comprata Tim, mentre non si arrestano le vendite su Fca (-5,13%) dopo lo stop agli impianti in Nord America. Corre Poste, denaro sui farmaceutici; ben comprati anche Stm e Campari. I conti 2019 premiano Snam (+4,99%)mentre, fuori dal paniere principale, penalizzano Cattolica.

Il clima generale dei mercati mondiali, comunque, rimane fortemente incerto a causa della pandemia del coronavirus. Il mercato è preoccupato per l'entità dell'impatto del blocco totale delle attività sull'economia, nonostante l'impegno di autorità politiche e monetarie a livello globale per attutire le conseguenze del dilagare del virus. Nella notte la Bce ha annunciato l'avvio di un nuovo programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato per contrastare i gravi rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive per l'area dell'euro rappresentate dall'epidemia Covid-19. Questo nuovo programma, il Pandemic Emergency Purchase Programme (Pepp) avrà una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro.

Intanto la Reserve Bank of Australia, la banca centrale australiana, ha tagliato di nuovo i tassi di 25 punti base, per la seconda volta dall'inizio del mese. I tassi sono stati abbassati allo 0,25%, però i listini asiatici non l'hanno presa bene, come appunto registrato.

Negli Stati Uniti, invece, sono in arrivo le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione e l'indice anticipatore.

La giornata odierna, inoltre, è stata movimentata anche dalla riunione di politica monetaria della banca centrale della Svizzera e della Turchia.

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