«Buon dividendo» per gli Agnelli

Pierluigi Bonora

da Milano

L’assemblea dell’Accomandita per azioni Giovanni Agnelli & C. (la cassaforte della famiglia), che ha concluso ieri a Torino gli incontri della galassia torinese, ha deciso la distribuzione - secondo indiscrezioni - di «un buon dividendo». Merito della controllata francese Exor, che con le sue riserve di liquidità si è confermata, come si dice nel linguaggio della finanza, una vera cash cow, una «mucca da cassa». All’assemblea, guidata dai quattro accomandatari Gianluigi Gabetti, John Elkann, Tiberto Ruy Brandolini d’Adda e Alessandro Nasi, hanno partecipato una cinquantina dei circa 80 eredi del fondatore della Fiat. La riunione, che ha il bilancio 2005, ha toccato numerosi temi: dal caso Juventus alla ripresa di Fiat Auto. In proposito al presidente del Lingotto, Luca di Montezemolo, e all’ad Sergio Marchionne, presenti all’incontro, sarebbero state chieste delucidazioni sul ritorno del marchio Alfa negli Usa e sui piani riguardanti l’alto di gamma con un chiaro riferimento alla Lancia.

Montezemolo e Marchionne si sono poi trasferiti a Mirafiori per il battesino della prima Grande Punto uscita dalla fabbrica torinese e per il varo del «Mirafiori Motor Village», centro polivalente aperto al pubblico. «A due anni dalla morte di Umberto Agnelli - ha detto Marchionne - è un bel modo di rendere omaggio alla sua memoria».

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