Finanza sostenibile

Le fondazioni bancarie alla prova della finanza sostenibile

Unire sviluppo e ricucitura del territorio nazionale è nel Dna delle Fondazioni bancarie e del loro modello di sviluppo

Palazzo Melzi, sede di Fondazione Cariplo
Palazzo Melzi, sede di Fondazione Cariplo

Le casse di risparmio e le fondazioni bancarie puntano con sempre maggior forza sulla sostenibilità per il loro modello di business e le loro politiche di investimento. Nel 2020 il Forum per la Finanza Sostenibile (FFS) ha avviato – in collaborazione con l'Associazione delle Casse di Risparmio Italiane (Acri) e MondoInstitutional – un’indagine sulle Fondazioni di origine bancaria, con l’obiettivo di monitorare l’integrazione dei temi di sostenibilità nelle politiche di investimento e nei processi di gestione patrimoniale.

Il legame tra fondazioni e Cdp

In quest'ottica, le fondazioni e le casse di risparmio delle banche locali rappresentano un polmone ideale per veicolare sui territori gli investimenti a impatto sociale ed ambientale: il vincolo con le aree di riferimento, in tal senso, gioca un ruolo decisivo, così come il coordinamento con un ente strutturato come Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

La banca partecipata a maggioranza (83%) dal ministero dell’Economia e delle Finanze vede come soci in quota minoritaria (16%) proprio le fondazioni bancarie che si avvantaggiano dunque sia del legame strategico con la banca di Via Goito per i finanziamenti alla crescita e allo sviluppo sia dei dividendi che il legame con Cdp permette di sdoganare.

Divenuta braccio operativo al servizio dell’agenda keynesiana di rilancio del Paese impostata da Mario Draghi che ha avuto il suo culmine nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, Cdp è un polmone dello sviluppo dell'Italia. I suoi investimenti consentono di garantire più infrastrutture, maggiore impulso alla digitalizzazione del Paese e sostegno strategico al suo tessuto imprenditoriale attraverso il Patrimonio Rilancio o Destinato. Con un’ottica orientata al risultato e alla crescita del Pil, del lavoro, delle prospettive economiche del Paese. A cui si aggiunge il decisivo ruolo per la sostenbilità che il presidio territoriale dato dalle fondazioni può accelerare.

Gli investimenti correlati alla missione sostenibilità da parte dei soci Acri, sulla base della rilevazione sui bilanci del 2020, si attestano complessivamente a circa 4,5 miliardi di euro, rappresentando il 10% del totale attivo e l’11,5% del patrimonio delle istituzioni analizzate da Acri e Ffs. Esse sono, nel complesso, una serie di 33 fondazioni che coprono l’83% dell’attivo complessivo.

Gli obiettivi strategici delle fondazioni

In quest'ottica, ricorda Esg News, le fondazioni dedicano molto allo sviluppo inclusivo nei loro investimenti: "Lo sviluppo locale resta il settore in cui le fondazioni canalizzano la maggior parte delle risorse, incidendo per l’86% sul totale degli investimenti". Tale sviluppo declina la sostenibilità in chiave sociale più che ambientale.

Quest'ultimo campo raccoglie il 2,6% degli investimenti, ma è interessante sottolineare quali siano i campi più attenzionati: "Arte, attività e beni culturali assorbe la quota più alta delle risorse, 245,5 milioni di euro (il 26,9% delle erogazioni totali). Seguono poi volontariato, filantropia e beneficenza, a cui sono stati destinati 143,2 milioni di euro (15,7% del totale); ricerca e sviluppo con un importo di 112,2 milioni di euro (12,3%); educazione, istruzione e formazione a cui vanno 91,5 milioni (10%); assistenza sociale con 72,7 milioni di euro (8%); salute pubblica con 48,1 milioni di euro (il 5,3% del totale)".

Una finanza "sostenibile" per natura

Unire sviluppo e ricucitura del territorio nazionale alla prospettiva di impegnare fruttuosamente il denaro dei risparmiatori delle casse di risparmio e delle fondazioni è una particolarità del modello di business di questo settore che per sua natura chiama a una finanza dinamica e sostenibile.

Del resto, l’impegno per uno sviluppo sostenibile e inclusivo dei territori fa parte del Dna delle Fondazioni di origine bancaria: in quest’ottica, la finanza sostenibile rappresenta uno strumento fondamentale per allineare ai principi dello sviluppo inclusivo le strategie di investimento e le finalità istituzionali con l’obiettivo di generare un impatto positivo sui territori. Le Fondazioni hanno già dato un contributo rilevante nel corso della pandemia e rappresentano un attore fondamentale per il rilancio del Paese anche attraverso partenariati con le Istituzioni centrali e le autorità locali, contribuendo a favorire la crescita delle aree più periferiche e remote d'Italia.

Connettendo grandi capitali e sensibilità per lo sviluppo organico dei territori.

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