"Regione e Comune ritirino il ricorso al Tar o l'Ilva di Taranto sarà chiusa il 9 gennaio". Lo assicura Enrico Calenda che minaccia di chiudere il tavolo istituzionale con Arcelor Mittal se il governatore della Puglia e il sindaco di Taranto non rinunceranno al ricorso contro il piano ambientale per salvare lo stabilimento.
Uno degli effetti del ricorso, infatti, sarebbe quello di subordinare l'avvio degli investimenti previsti da AmInvestco per circa 2,2 miliardi di euro al rilascio di idonee garanzie rispetto al rischio legato allo stato di incertezza che deriverebbe dalla impossibilità di proseguire l'attività degli impianti produttivi. Garanzie che ammonterebbero dunque a 2,2 miliardi di euro e che Calenda non intende pagare.
"Io non sono disposto a buttare 2,2 miliardi di euro per pagare il conto della politica dei ricorsi del governatore della Puglia e del sindaco di Taranto", ha detto il ministro dello Svilupo Economico al termine dell'incontro, "Io da qui non vado avanti.
Governatore e sindaco si assumeranno le loro responsabilità mentre io non posso assumermi quella di far pagare allo Stato 2,2 miliardi solo per permettere ad Emiliano e a Melucci di fare ricorso. Sono disponibili a ritirare solo la richiesta di sospensiva ma non il ricorso nel merito e che questo lo valuteranno nel tempo. Una posizione inaccettabile, questo non può essere il metodo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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