Economia

Non si paga sotto i 5mila euro. Come funzionerà la "sanatoria"

Sembra che sarà prevista una forma di rimborso da parte del Fisco, ma solo per quelle cartelle rientranti nei parametri previsti e pagate dopo l'entrata in vigore del Dl Sostegno

Non si paga sotto i 5mila euro. Come funzionerà la "sanatoria"

"L’obiettivo è alleggerire il magazzino dell’Agenzia delle Entrate": lo aveva dichiarato esplicitamente il sottosegretario all'Economia Claudio Durigon, esplicitando così l'intenzione da parte del governo di attuare un maxi condono fiscale.

Potrebbero quindi essere cancellate tutte quelle cartelle esattoriali del periodo compreso tra 2000 e 2015 che rientrino nel limite dei 5mila euro (anche se lo stesso sottosegretario al Mef del Carroccio aveva a lungo insistito per arrivare fino ai 10mila): si parla all'incirca di 61 milioni di pratiche del valore complessivo di un miliardo di euro. Il condono troverebbe quindi spazio all'interno del cosiddetto "decreto Sostegni", quello con cui il governo Draghi ha di fatto soppiantato il Ristori 5 che l'esecutivo guidato da Conte stava ancora discutendo poco prima di cadere.

Le categorie comprese nel condono

Tenendo presente che la cancellazione dei debiti non terrà conto, per la prima volta in assoluto in casi del genere, delle condizioni patrimoniali ed economiche del contribuente in esame (niente necessità di Isee), pare che l'unico riferimento preso in considerazione sarà proprio il tetto massimo di 5mila euro. Un limite al di sotto del quale si trova ben il 56% delle pratiche conservate nel vasto archivio dell'Agenzia delle Entrate. Esaminando, quindi, l'unico elemento al momento incontrovertibile, pare che potranno beneficiare della rottamazione coloro che hanno a loro carico sanzioni per violazione del codice della strada, per il mancato pagamento del bollo auto o per non aver versato le rate di Tari o Imu.

Possibilità di rimborso

Non solo di azzeramento dei debiti si parla, ma anche della possibilità ottenere rimborsi dal Fisco di quei debiti già saldati riferibili a cartelle esattoriali che rientrano nei parametri previsti per il saldo e stralcio, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui il pagamento sia stato effettuato dopo l'entrata in vigore del Dl Sostegno. Al momento pare inoltre che questa possibilità verrà concessa unicamente a quei contribuenti che dimostrino di non avere ulteriori pendenze a proprio carico.

Rottamazione ter e saldo e stralcio

Il Dl Sostegno (che approderà in Consiglio dei ministri il 19 od il 20 marzo), potrebbe contenere novità relative alla proroga del versamento delle rate della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio per le cartelle esattoriali riferibili al periodo compreso tra 2000 e 2017. Per chi dimostri di essere in serie difficoltà economiche c'è la possibilità di estinguere i debiti pagando solo le somme dovute scevre di interessi o eventuali sanzioni.

Il Saldo e stralcio è invece un provvedimento destinato ad aiutare le famiglie con Isee complessivamente inferiore ai 20mila euro: previsto il pagamento di una quota compresa tra il 16% ed il 35% dell'importo totale dovuto al Fisco, anche in questo caso senza interessi o sanzioni.

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