Il Mef batte cassa e chiede alle società di cui è azionista i dividendi. E così Cassa Depositi e Prestiti, di cui il ministero dell’Economia detiene l'83% dei titoli azionari, "ha convocato su richiesta dell'Azionista di maggioranza" per venerdì 28 che dovrà "deliberare sulla distribuzione di riserve di utili portati a nuovo per un ammontare complessivo di 959.862.495,68 euro a valere sul residuo utile 2018". Di questo miliardo di euro di utili al dicastero di Via XX Settembre spetteranno circa 800 milioni di un extra dividendo che sarà certamente utile in vista, forse, di una manovra correttiva di metà anno per convincere l'Europa della stabilità economica del Paese.
Si tratta di un atteggiamento non così riccorrente considerando che l'extra cedola si aggiunge a quanto già deliberato nell'assemblea di CdP del 23 maggio, quando sull'utile di 2,54 miliardi di euro era stato deliberato un dividendo per gli azionisti da 1,55 miliardi, di cui 1,37 di spettanza del il Ministero dell'Economia.
Calcolatrice alle mani, con questa cifra Giovanni Tria potrebbe andare in Europa con un calo del deficit italiano più vicino alla soglia del 2,1% del pil del precedente 2,4%
per cui il governo Conte è stato "bacchettato". Oltre al dividendo aggiuntivo di Cassa Depositi e Prestiti, inoltre, altri 160 milioni dovrebbero arrivare ai circa 60 enti che detengono il restante 17% dei titoli azionari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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