Guida conti correnti

I 12 giorni per spegnere il conto corrente

L'operazione deve essere effettuata gratuitamente ed entro 12 giorni dalla richiesta del cliente

I 12 giorni per spegnere il conto corrente

Per chiudere un conto corrente, sia in via definitiva che con lo scopo di passare ad un altro contratto con condizioni più convenienti, è bene tenere presenti alcune informazioni.

Innanzitutto il conto corrente non ha alcun vincolo di durata, pertanto ogni contribuente ha la possibilità di ottenerne la chiusura in qualunque momento. È sufficiente effettuare la richiesta per dare avvio alla procedura: da quel momento in poi dovranno operare o il vecchio istituto di credito (in caso di chiusura definitiva) o un eventuale nuova banca (in caso di trasferimento del denaro su altro conto corrente).

Prima di chiudere un conto, inoltre, sarà necessario verificare che non vi siano operazioni in sospeso, come ad esempio assegni non incassati o domiciliazioni di bollette non ancora addebitate: nel caso viene richiesta una loro conclusione definitiva. Una volta terminato l'iter, bisognerà riconsegnare anche il libretto degli assegni e le carte di debito/credito associate al vecchio deposito.

Se si è invece titolari di un conto corrente online e non esiste alcuna filiale fisica della propria banca, bisognerà procedere con l'invio di una raccomandata A/R contenente la richiesta di chiusura, il numero del conto da estinguere ed eventualmente quello del nuovo conto.

Nessun costo e tempi brevi

L'operazione è sempre gratuita e sgravata di commissioni, come previsto dal decreto Bersani 223/2006 sulla libera concorrenza. Unici costi addebitabili sono quelli inerenti la gestione del deposito, come il canone mensile, l'imposta di bollo ed eventuali interessi maturati.

Stando alla normativa europea sulla portabilità dei conti correnti del 2015, gli istituti di credito hanno al massimo 12 giorni di tempo per concludere le operazioni di chiusura: in caso contrario rischiano sanzioni di importo variabile tra 5160 e 64555 euro.

Con la procedura di portabilità è possibile trasferire eventualmente il proprio denaro su un altro conto. L'operazione viene presa in carico dal nuovo istituto di credito scelto dal contribuente, che in genere offre condizioni più vantaggiose.

Ultimamamente la maggioranza delle "migrazioni" avviene su conti correnti online, per il fatto che non prevedono il pagamento di un canone mensile (talvolta pure dell'imposta di bollo) e delle commissioni tradizionalmente applicate alle operazioni bancarie più comuni come i bonifici o i prelievi presso bancomat di istituti di credito differenti dal proprio.

Commenti