Economia

Commercialisti penalizzati. È il momento dell'esclusiva

Nei giorni scorsi ho ricevuto una telefonata dal Consiglio dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano che mi comunicava i miei cinquant'anni di iscrizione all'Ordine

Commercialisti penalizzati. È il momento dell'esclusiva

Nei giorni scorsi ho ricevuto una telefonata dal Consiglio dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano che mi comunicava a nome della presidentessa Marcella Caradonna i miei cinquant'anni di iscrizione all'Ordine, con l'annuncio di una prossima consegna di una targa ricordo. Confesso che negli anni mai ho risparmiato rilievi all'Ordine proprio in merito alle sue prerogative, riscontrandovi a sostegno delle mie convinzioni più elementi di criticità. Sempre e comunque secondo uno spirito collaborativo. Tuttavia, con altrettanta sincerità, non posso nascondere una certa soddisfazione umana per il traguardo raggiunto. Come mi ha fatto molto piacere che sia stato ricordato dal Consiglio.

A proposito di criticità, dico che la rappresentanza della categoria dovrebbe spendersi con risolutezza per ottenere le esclusive come hanno avvocati, notai, ingegneri, architetti. Invece, il nostro lavoro può essere svolto anche da altri soggetti e questo rappresenta, a mio avviso, un deficit oggettivo. Forse non sarà perché il termine commercialista è poco chiaro e quindi non... esclusivo? Persino la sempre precisa Treccani nel suo vocabolario fatica a darne una spiegazione esaustiva. E non appena si passa il confine, cala definitivamente il sipario sulla parola commercialista: intraducibile. Eppure, per l'iscrizione all'albo professionale è richiesto il tirocinio per i giovani, l'esame di Stato e l'aggiornamento professionale obbligatorio.

Ecco perché l'assenza delle esclusive è un fatto che penalizza la professione. Penso, in modo particolare, ai giovani che intendano avviarsi alla carriera di commercialisti. Sacrosanto domandarne una preparazione fortemente specializzata; ma, parimenti, trovo fondamentale che vada risolta almeno la querelle delle esclusive.

Una forma di regolamentazione e tutela per il bene della comunità.

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