Continua ad incrementarsi il costo dei carburanti, con la benzina oramai a quota 1,80 euro al litro ed il gasolio verso la soglia di 1,70 euro. Una crescita costante che in soli 20 anni ha portato praticamente a raddoppiare il prezzo del gasolio alla pompa (+ 99,4%), ed a far schizzare verso l'alto quello della benzina dell'81,1%: ciò che per gli automobilisti significa, in concreto, un esborso di circa 45,5 miliardi di euro.
Questi i dati di uno studio condotto dall'associazione dei consumatori Consumerismo No Profit e dal Centro Ricerca e Studi di "Alma Laboris Business School", che hanno confrontato, per l'appunto, i dati relativi all'attuale costo dei carburanti e quelli registrati nel 2002. Con un'analisi effettuata in modo dettagliato, è stato possibile ricostruire per filo e per segno le pesanti ripercussioni economiche che tali rincari hanno avuto sulla popolazione. Pur con un minimo calo del peso fiscale, tra l'altro, lo Stato è riuscito a beneficiare di tali incrementi, mettendo in cassa 20 miliardi di euro in più.
L'allarme
Questi costanti rincari rischiano di mettere in ginocchio gli italiani, se a ciò si sommano gli effetti del caro bollette, in grado di rendere più pesante anche il costo di numerosi beni di primo consumo. "Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico", denuncia Furio Truzzi."Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione", prosegue il presidente di Assoutenti. Dopo il deludente e poco incisivo intervento per limitare i danni del caro-bollette, il governo Draghi dovrebbe fare di tutto almeno per porre un freno all'impennata del costo dei carburanti, precisa Truzzi, che punta il dito contro Iva e accise.
"Occorre introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise, voci che, sommate, pesano per quasi il 60% su ogni litro di benzina venduto in Italia, 55,1% sul gasolio, quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia", spiega ancora il presidente di Assoutenti. "Solo così sarà possibile contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese", conclude Truzzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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