L'ad, Laura Cioli, ha confermato gli obiettivi del primo anno di piano ma il 2015 per Rcs si chiude con una perdita netta in aumento a 175,7 milioni, rispetto al rosso di 110,8 milioni del 2014. La raccolta pubblicitaria del primo trimestre 2016 è comunque prevista in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2015, sia in Italia che in Spagna. Confermato l'indebitamento finanziario netto a 487 milioni che resta il tallone d'achille del gruppo editoriale del Corriere della Sera. Nella nota sui conti viene segnalata la presenza di «una significativa incertezza» in relazione al mancato raggiungimento, allo stato, di un accordo con le banche finanziatrici». Incertezza, viene aggiunto, «che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità del gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale». La speranza è quella di chiudere la trattativa sul debito con le banche «il prima possibile», ha detto l'ad Cioli aggiungendo però che l'obiettivo era di raggiungere un accordo entro fine marzo, «la discussione è in corso ma non posso dare una tempistica precisa». All'appello manca ancora la chiusura della cessione dei Libri (per 127,5 milioni) che è prevista entro aprile.
Proseguono infine i negoziati per la vendita della controllata spagnola Veo Television ed è stato firmato l'accordo per l'affitto di uno dei canali del multiplex, sottoposto all'autorizzazione da parte dell'autorità competente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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