Economia

"Difficile equilibrio Bce tra pil e prezzi"

Franco: "L'economia italiana crescerà". Panetta e lo scudo anti-spread

"Difficile equilibrio Bce tra pil e prezzi"

Entro la fine dell'anno è probabile che la crescita economica del 3,1% stimata dal governo venga rivista la ribasso, senza però che il Pil scivoli in territorio negativo. «Le previsioni indicano che non avremo una recessione, anche se vediamo rischi legati agli sviluppi in Europa orientale e ai prezzi energetici, che se restano molto alti non aiutano», ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco al Forum di Davos: «L'economia italiana dimostra di essere resiliente», ha assicurato prevedendo un pil in crescita.

Le variabili che più possono incidere sull'andamento congiunturale, determinandone la traiettoria, sono due: il modo in cui si muoverà la Bce e l'evoluzione del conflitto in Ucraina. Franco riconosce che la banca centrale ha davanti un compito arduo, costretta a «un bilanciamento difficile» tra l'esigenza di contrastare l'inflazione e la necessità di evitare una contrazione economica. Il punto cruciale «è la velocità a cui salgono i tassi», soprattutto per un Paese fortemente indebitato come il nostro. Il debito pubblico andrebbe ridotto nei periodi di miglioramento dell'economia: «Non vediamo l'ora che sia così - sottolinea il ministro - , ma dopo la pandemia abbiamo visto un balzo dei prezzi energetici dell'inflazione, e un'accelerazione della normalizzazione monetaria. Tutto ciò rende più difficile il ritorno alla normalità delle politiche di bilancio», come peraltro richiesto da Bruxelles. Le spinte all'interno dell'Eurotower per una virata aggressiva non mancano, anche se la presidente Christine Lagarde ha assicurato che gli aggiustamenti saranno graduali. Fabio Panetta, membro del board Bce, non ha escluso ieri interventi «per neutralizzare eventuali risposte non lineari del mercato» generate dall'aumento del costo del denaro.

Insomma, uno scudo anti-spread: Di cui, però, mancano ancora i dettagli.

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