Adesso Christine Lagarde è pronta a tutto per scongiurare il rischio che l'Eurozona possa precipitare in un baratro senza fondo. Perfino aprire i rubinetti della Banca centrale europea (Bce).
La pandemia provocata dal nuovo coronavirus provocherà uno choc economico enorme, con l'area euro che dovrà fare i conti con un declassamento del pildi un valore percentuale compreso in una forbice che va da -5% a -12%. Lagarde ha quindi pensato bene di abbassare i tassi sulle operazioni di liquidità a lungo termine introducendo aste ''pandemiche''.
Come sottolinea Il Sole 24 Ore, il problema principale riguarda i rendimenti sui titoli di Stato di quei Paesi privi del rating AAA, cioè il massimo giudizio dell'indicatore di credit rating long-term. E cosi, nella riunione di aprile, si è deciso di abbassare i tassi sulle aste di liquidità di lunga durata e finalizzate ai prestiti alle imprese. Le cosiddette Tlro ammonteranno a 50 punti base in meno rispetto al riferimento medio per il periodo dell'operazione. Insomma a oggi le aste offrono liquidità a tassi negativi.
Ma la Bce continua a fare le sue previsioni, visto che l'imminente futuro dipenderà tanto dalla durata quanto dal successo che le varie misure di lockdown imposte dai singoli Stati avranno nel contenimento del Covid-19. In ogni caso la ripresa, così come la sua velocità di ripartenza, resta incerta. Ecco perché la stessa Banca ha introdotto le Pandemic emergency long term refinancing operations (Peltro) a un tasso leggermente più alto del tasso di riferimento medio.
Non è finita qui, perché sono state confermate anche le misure a sostegno del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. La Bce ha detto chiaramente di essere pronta ad aumentare ''le dimensioni del Pepp'', ovvero il quantitative easing pandemico dal valore di 750 miliardi ma anche ad ''adattarne la composizione, per quanto necessario e per il tempo necessario''.
Le concessioni della Bce
Fra le altre concessioni, la Bce è pronta a ''rivedere tutti i suoi strumenti se appropriato, per assicurare che l’inflazione si muova verso l’obiettivo in modo sostenuto, in linea con il suo impegno alla simmetria''. D'altronde Lagarde è stata chiara: la Banca deve essere pronta a tutti per aiutare i cittadini nel bel mezzo di una recessione senza precedenti.
La stessa Lagarde ha inoltre speso parole al miele per la creazione del Recovery fund, cioè per quello strumento proposto, tra gli altri, da Francia e Italia per sostenere la lenta ripresa dell'Eurozona.
Fin qui la Bce ha immesso sul mercato una certa liquidità.
Per quanto concerne gli spread, Lagarde ha dichiarato che la Banca centrale europea è intervenuta e continuerà a farlo per scongiurare – sottinteso – la possibile frammentazione dell'Eurozona.Tuttavia ci sono alcuni aspetti sui quali la Banca potrebbe e dovrebbe fare di più. In particolare ci riferiamo a un Pepp senza limiti e ad acquisti di titoli più intensi.
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