Enel accelera sull'auto E chiude a Telecom

Starace: "Piano per le colonnine di ricarica in Spagna e Romania. Sparkle? Non ci interessa"

Enel accelera sull'auto E chiude a Telecom

Enel accelera sull'auto elettrica con nuove soluzioni di ricarica e un modello chiavi in mano pronto per essere esportato fuori dai confini nazionali, a partire da Spagna e Romania. Ma gela nuovamente Telecom, e il governo, su una possibile unione d'intenti nel business della fibra ottica. Open Fiber, la controllata con cui il gigante energetico è entrato nel mercato della fibra ottica in Italia, «è interessata ad altra fibra, ma non agli accrocchi societari con Tim, né a Sparkle», ha ribadito ieri l'amministratore delegato Francesco Starace. Nei giorni scorsi, Palazzo Chigi aveva invece nuovamente sondato la percorribilità di una alleanza, anche in vista delle cessioni che dovrebbe mettere in cantiere Tim.

Starace ha però spiegato che il mantra di Enel sul tema è «comprare, non fondere. Comprare, ha ribadito, tutto il resto, come fusioni, accrocchi societari e altre stranezze non identificabili, non ci interessano».

Fibra ottica a parte, nel corso dell'evento e-Mobility Revolution 2018 a Vallelunga, Enel ha poi presentato nuovi progetti nel campo dell'auto elettrica annunciando che, entro fine anno, avrà installato in Italia circa 2.500 colonnine di ricarica. «Installiamo 60-70 colonnine a settimana, saranno 918 entro fine anno», ha detto Francesco Venturini il responsabile di Enel X - la nuova società in cui il gruppo sta conferendo tutti gli asset che non siano attinenti con la generazione, distribuzione e vendita di energia, convenzionale e rinnovabile - spiegando che queste si andranno ad aggiungere alle 1.578 colonnine già installate nel Paese. Enel che crede molto nel business elettrico e nella collaborazione con le case automobilistiche (il gruppo Fca in primis) - si è impegnata in un piano quinquennale di installazioni di infrastrutture di ricarica di 14mila colonnine entro il 2022, per un investimento complessivo fino a 300 milioni. E, come con la fibra ottica in Sud America, si prepara a esportare il modello italiano per la ricarica elettrica anche all'estero: i primi Paesi saranno la Spagna tra quattro settimane e la Romania a metà novembre.

Nel dettaglio le novità presentate ieri riguardano la nascita a Vallelunga dell'Enel X e-Mobility Hub, il primo polo per lo sviluppo delle tecnologie di mobilità elettrica di Enel X. L'accordo con Aci Vallelunga permetterà, tra l'altro, a Enel X di usufruire di una serie di servizi che comprendono: l'utilizzo della pista per i test drive delle auto elettriche e l'organizzazione di corsi di guida sicura specifici per e-car.

A livello di prodotto, Enel X ha lanciato, poi, l'Intelligent charging solutions: soluzioni chiavi in mano studiate per privati, aziende e amministrazioni pubbliche.

Fra queste, il lampione intelligente a led che illumina e ricarica i veicoli elettrici. Ma anche la JuiceBox, per monitorare in tempo reale lo stato di ricarica dell'auto dallo smartphone. E la JuicePole: colonnina di ricarica su strada.

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