Enel fa felice il Tesoro con l'acconto sulla cedola

Utile in crescita a 2,7 miliardi (+32%), frenano i ricavi. Il gruppo punta a migliorare negli Usa

Maddalena Camera

L'Enel fa felici i suoi azionisti, compreso il Tesoro, tornando a dare un acconto sul dividendo con 0,09 euro per azione che verrà messo in pagamento dal 25 gennaio 2017 con stacco cedola il 23 gennaio. E i soci potrebbero essere ancora più contenti il 22 novembre, se saranno confermate le voci di un possibile buyback che, in occasione della presentazione dei conti, non è stato smentito.

Il colosso elettrico ha intanto archiviato i primi nove mesi del 2016 con un risultato netto in crescita del 32% a 2,757 miliardi e un utile netto ordinario di gruppo, sul quale si calcola appunto il dividendo, a 2,7 miliardi (+2,2%). I ricavi sono invece scesi dell'8,1% a 51,4 miliardi per il calo da vendite di energia elettrica nei mercati maturi (basti pensare che in Italia la domanda di elettricità ha registrato nel periodo una contrazione del 3,1% e un prezzo inferiore del 26%), la riduzione delle vendite di energia generata, le minori attività di trading e l'effetto cambi negativo. Il risultato operativo, tuttavia, è salito a 7,6 miliardi (+21,9%) avvantaggiandosi, nel confronto con il 2015, delle perdite di valore sugli asset di generazione in Russia, Slovacchia e Romania dello scorso anno: a questo, in sostanza, si deve l'aumento dell'utile netto.

La società guidata da Francesco Starace non si dichiara inoltre preoccupata dalla vittoria dell'«anti-green» Donald Trump negli Usa dove il gruppo ha investito molto nella realizzazione di impianti per le energie rinnovabili. Gli Usa «rimangono una delle regioni di nostro maggior interesse, non vediamo alcuna maggiore sfida», ha sottolineato il direttore finanziario di Enel, Alberto de Paoli. Precisando che «oggi lo sviluppo delle rinnovabili è in Stati dove c'era già una maggioranza repubblicana».

È su queste basi che il cda ha deciso di reintrodurre una politica di acconto sui dividendi, che aveva abbandonato dall'esercizio 2012 (l'ultimo anticipo si era avuto a novembre 2011) allineandosi alle principali utilities europee e anche in considerazione della composizione dell'azionariato, fatto in larga parte da istituzionali.

Tra una settimana sarà

comunque presentato a Londra il piano industriale dove verranno approfonditi anche i temi legati allo sviluppo della rete a banda ultralarga, dove la società elettrica è presente con Enel Open Fiber che ha comperato Metroweb.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica