Il mercato attende la prossima mossa di Sergio Marchionne, quella di un maxi-accordo con un altro costruttore capace di proiettare Fca ai vertici mondiali dell'auto e di assicurare maggiori efficienze a entrambi. Un processo fondamentale in vista delle nuove sfide che Marchionne si è posto: l'auto a guida autonoma, l'ibrido di nuova generazione. È proprio questa attesa, legata a vari report positivi, all'origine del rally del titolo in Borsa (ieri +3,89% a 13,35 euro). Senza contare le voci che solleticano gli analisti, come quelle del recente blitz di una dozzina di emissari di Volkswagen a Pomigliano (visite ai reparti lastratura e montatura, e successivo scambio di opinioni con i responsabili della fabbrica nella sala riunioni) e di un faro acceso dallo stesso colosso di Wolfsburg sul business di Fca in Brasile (i due gruppi, in quel mercato, sono concorrenti). Tutti rumors che qualche analista mette in relazione con le recenti dichiarazioni di Marchionne, prima all'Auto Show di Detroit poi in un'intervista al Financial Times : e se il terzo socio fosse veramente l'«odiato» gruppo Volkswagen? Considerando il gioiello Ferrari ormai in pancia alla Exor di casa Agnelli (in proposito Morgan Stanley ipotizza un'Ipo anche superiore al 10% «qualora il mercato conferisse al Cavallino una valutazione molto alta»), i pezzi da novanta a far da calamita per il nuovo partner restano Alfa Romeo, alla vigilia del rilancio, Jeep e Maserati. E guardando sempre avanti, Exane non esclude che anche il Tridente, valutato tra 6 e 7 miliardi, possa essere oggetto di uno spin-off insieme alla cessione dell'asset Magneti Marelli. Sono solo supposizioni, ma nelle banche d'affari la prospettiva di un importante accordo con possibili nuove nozze non è vista nel lungo tempo. «Potrebbe essere più vicina di quello che sembra», azzarda un operatore.
Del resto, gli azionisti di riferimento, cioè l'Exor presieduta da John Elkann, hanno già messo le mani avanti. In un'intervista a BusinessWeek , il nipote di Gianni Agnelli aveva chiaramente detto che «se lo scopo è quello di dare vita a una società più forte, Exor ha messo in conto la diluizione della sua quota in Fca», che potrebbe scendere dal 30% al 6%, garantendo comunque la cedola agli azionisti. Erano veramente di Volkswagen gli emissari tedeschi notati l'altro giorno a Pomigliano? (una fusione del genere porterebbe a un gruppo da oltre 17 milioni di veicoli, con la possibilità di Fca di beneficiare della forza dei tedeschi in Cina).
Oppure di Opel, quindi del ramo europeo di General Motors? A guardare a possibili imminenti mosse di Marchionne è anche Carlos Tavares, numero uno di Psa, che dalle pagine del Ft , oltre a escludere l'esistenza di trattative con Torino, dice «di essere attento a possibili nuovi scenari».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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