Federproprietà: "Catasto, inaccettabili le parole di Gentiloni sulla riforma"
25 Maggio 2022 - 13:00Il presidente Giovanni Bardanzellu: "Rischiano di essere un vero e proprio ripensamento con pesanti conseguenze fiscali sui risparmiatori italiani”. Effetto patrimoniale se le rendite attuali saranno affiancate da una rendita ulteriore con aggiornamento periodico
“Le parole del commissario Ue al Bilancio Paolo Gentiloni, che conferma la stangata sul patrimonio immobiliare degli italiani e la giustifica come “una necessità per l’Italia di cui penso il governo italiano sia pienamente consapevole” sono deprecabili e del tutto fuori luogo, se non per il tentativo di mettere pressione alle forze politiche che tengono in vita il governo Draghi, hanno trovato un accordo sulla modifica dell’articolo 6 della legge delega”. Il presidente di Federproprietà Giovanni Bardanzellu e il responsabile del settore Finanze e Tesoro, Riccardo Pedrizzi denunciano così le affermazioni del commissario.
Il motivo? “Rischiano di essere un vero e proprio ripensamento con pesanti conseguenze fiscali sui risparmiatori italiani” e riportano a galla la volontà di realizzare, con la riforma del catasto, una vera e propria patrimoniale in palese contraddizione con i recenti accordi presi all’interno del Governo. “Le parole di Gentiloni dimostrano che la riforma del catasto ce la chiede, anzi, ce la impone l'Europa – sottolinea Giovanni Bardanzellu - che ha posto condizioni vincolanti all'erogazione dei fondi del Pnrr in spregio alla sovranità popolare e alle decisioni del nostro Governo, come fin dall'inizio di questa telenovela avevamo purtroppo previsto”.
Secondo Federproprietà se da un lato è vero che con la riformulazione proposta dell’articolo 6 della legge delega viene eliminato il riferimento esplicito ai "valori patrimoniali” del bene si conferma però che le rendite catastali attuali saranno affiancate da una rendita ulteriore con aggiornamento periodico e questo potrebbe dare a questa rendita ulteriore un significato contrario a quello degli accordi. Federproprietà ricorda che nel 2020 la pressione fiscale in Italia è cresciuta ulteriormente dello 0,7%, arrivando al 43% contro una media Ocse del 34%.
E se il calcolo viene fatto rapportato solo al gettito dei redditi di coloro che pagano tasse ed imposte, la pressione tributaria italiana supera il 48%.
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