Economia

Fiat, Marchionne insiste: "Azienda sana"

Monti assicura: "Non sono stati chiesti aiuti". L'ad del Lingotto: "L'Alfa Romeo non è in vendita". La Fornero convoca i sindacati

"L’azienda nel suo complesso non è malata, è sana ed è in ottima forma". L'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne insiste: "Confermo l’impegno del Lingotto verso questo Paese". Mentre i ministri Elsa Fornero e Corrado Passera hanno convocato per domani sera le organizzazioni sindacali per fare luce sulla vicenda della Fiat, i vertici del Lingotto provano a mostrare i muscoli per arginare la selva di accuse e attacchi mossi sia dalla politica sia dai sindacati.

Le critiche al Lingotto stanno piovondo da tutte le parti. Senza dubbio Diego Della Valle è il più violento nel rinfacciare al colosso torinese i mancati investimenti nel Belpaese. Ma non è certo l'unico. Il presidente di Telecom Franco Bernabè ha invitato i vertici della Fiat a non lamentarsi dicendo che in brasile si sta meglio che in Italia. In parlamento molti politici hanno rinfacciato al Lingotto di non fare abbastanza e di aver disatteso gli impegni presi col governo Monti. Dal canto suo, Marchionne torna all'attacco rinfacciando al governo di non aver ancora fatto la sua parte per "rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato". "La nostra non è competizione politica - ha insistito - non siamo a caccia di voti, non organizziamo né partecipiamo a raduni elettorali o feste in maschera, non siamo un movimento populista con baci, abbracci, foto di gruppo da Vasto. Non abbiamo nessuna coalizione di minoranza a garantirci la poltrona. Ma soprattutto non esprimiamo opinioni su argomenti che non conosciamo e che non sono di nostra competenza".

"Non sono state chieste concessioni finanziarie e se fossero state chieste, non sarebbero state accolte", ha spiegato il premier Mario Monti riferendosi all’incontro tra il governo e la Fiat. Marchionne ha, infatti, ribadito che la Fiat prevede di chiudere il 2012 con ricavi superiori a 77 miliardi di euro, un utile della gestione ordinaria compreso tra 3,8 e 4,5 miliardi che rappresenta il risultato più alto nei 113 anni di storia di una Fiat che includeva la Fiat Industrial, un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro, un indebitamento netto industriale tra 5,5 e 6 miliardi, liquidità superiore ai 20 miliardi.

Chiudendo una tavola rotonda a Confindustria, Passera ha fatto sapere che, nelle prossime settimane, il governo lavorerà per "trovare tutte le possibili soluzioni nel rispetto delle regole per facilitare le esportazioni di Fiat e delle imprese italiane".

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