Economia

Fisco, la Confesercenti denuncia: "Zavorra impressionante"

Nuovo salasso Imu: da 44 a 154 euro. Venturi contro un fisco eccessivo: "Cifre imponenti che si sommano a 204 miliardi aggiuntivi rastrellati fra 2006 e 2011"

Il modulo per il pagamento delle tasse
Il modulo per il pagamento delle tasse

Nei mesi scorsi la Confcommercio aveva registrato, nello sconcerto generale, che la pressione fiscale aveva raggiunto il 55%. Un record a livello mondiale. Adesso i tecnici della Confesercenti hanno messo nero su bianco quanto costa alle imprese e alle famiglie quella che il presidente dell'associazione Marco Venturi definisce "un'impressionante zavorra fiscale": 40 miliardi di maggiori entrate 2012, cui seguiranno 51 miliardi nel 2013, 52 nel 2014, per un totale di 143 miliardi."Cifre imponenti - dice - che si sommano a 204 miliardi aggiuntivi rastrellati fra 2006 e 2011". Nel frattempo, stando alle stime della Uil, sui 104 Comuni capoluogo di provincia, la "stangatina" autunnale dell’Imu peserà mediamente 44 euro con punte di 154 euro a Roma, 142 a Milano, 136 a Bologna, 110 a Rimini e 107 a Verona.

Se durante l'estate sia il ministro del Welfare Elsa Fornero sia il collega allo Sviluppo economico Corrado Passera avevano promesso di abbassare le tasse, il buon proposito sembra ormai caduto nel vuoto. La famosa "fase due" del governo Monti per rilanciare il Paese non contempla, infatti, il taglio della pressione fiscale. Anzi. Non è ancora del tutto scongiurato un eventuale aumento dell'Iva. Il tema della produttività è importante, ma la Confesercenti ritiene che ancora più rilevante sia il fatto di garantire alle imprese già esistenti stabilità e futuro, di ridurre l’insostenibile pressione fiscale, di agire con più coraggio sulla via dei tagli della spesa pubblica, di valorizzare opzioni fin troppo trascurate come il turismo, il commercio, l’innovazione. Secondo Venturi, quindi, la proposta del patto sulla produttività da raggiungere con un’intesa fra imprese e sindacati non può prescindere da un esame delle cause che hanno provocato ritardi di competitività, ostacoli burocratici all’attività delle imprese, le difficoltà di accesso al credito, i condizionamenti della criminalità organizzata, le arretratezze infrastrutturali che pesano in particolare sullo sviluppo del sud e del turismo."Vorremmo capire se questi nodi sono affrontabili in poco tempo o se divengono la base per un progetto di crescita futura con impegni certi anche da parte delle forze politiche", ha spiegato Venturi aprendo i lavori dell’annuale Meeting Confesercenti di Perugia.

Anche per questo la confederazione chiede un tavolo di confronto al governo sulla delega fiscale, convinta che "occorra avviare un progetto complessivo di alleggerimento della pressione fiscale sempre più insostenibili".

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