Fisco, patto con Panama: via a controlli retroattivi

Il patto sulla fine del segreto bancario stipulato fra l'Italia e il Paese sudamericano si applicherà anche a tutto quello che riguarda gli annni dal 2013 ad oggi

Fisco, patto con Panama: via a controlli retroattivi

Altro che Panama Papers.

Con la ratifica da parte della Camera del patto fiscale fra l'Italia e il Paese dello Stretto, chi ha qualcosa da nascondere nel paradiso fiscale centroamericano farebbe bene a correre ai ripari. Sempre che ne abbia il tempo, perché la trasparenza sarà retroattiva per ben tre anni.

Come spiega Valerio Vallefuoco sul Sole 24Ore, i due Stati hanno raggiunto un accordo sul superamento del segreto bancario, finanzario e fiduciario, dando il via libera allo scambio di informazioni fra il fisco italiano e panamense. La misura consentirà di accedere legalmente anche a quei dati portati alle luce dalle inchieste giornalistiche come nel caso dei Panama Papers e che teoricamente sarebbero state acquisite in modo illegale, grazie ad un trafugamento di dati.

Oltre allo scambio di informazioni fiscali l'accordo prevede che sui redditi immobiliari venga applicata la tassazione dello Stato dove essi si trovano, mentre gli utili delle imprese verranno tassati nel Paese di residenza dell'impresa, con l'eccezione di quei redditi

"prodotti dalle stabili organizzazioni imponibili presso lo Stato in cui sono localizzate."

Dividendi, interessi e canoni invece saranno tassati secondo il regime fiscale adottato nel Paese del percipiente.

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