Quasi 340mila partite Iva fuori dal regime forfettario. La legge di bilancio, all’art. 1 comma 692, ha introdotto delle misure che andranno a restringere non poco il numero dei contribuenti aventi diritto di accesso al forfettario.
Dal 1 gennaio 2020, difatti, non potranno usufruire del regime fiscale agevolato le partite Iva che sosterranno spese per personale dipendente superiori a 20mila euro ed i contribuenti con reddito da lavoro dipendente o assimilato che superano i 30mila euro.
Le restrizioni reintroducono quanto precedentemente abrogato con la legge 145 del 2018 e andrà ad incidere su 340mila professionisti della platea dei forfettari che conta circa 1,4 milioni di persone. Ad essere escluso sarebbe, pertanto, il 20% del complessivo di chi usufruisce del regime agevolato e che dovranno passare alla più onerosa tassazione ordinaria dell’Irpef.
Per le partite Iva che utilizzano “forza lavoro” la soglia dei 20mila euro è stata fortemente elevata rispetto al precedente tetto che prevedeva il massimale fermo ai 5mila euro e adeguandola, di fatto, alla soglia prevista di 65mila euro massimo di ricavi previsti nel forfettario. Per forza lavoro si intende il i costi sostenuti per lavoro accessorio, per i lavoratori dipendenti, i collaboratori e per gli assunti la cui spesa rientra sul centro di costo di un progetto. Questo requisito per restare nel forfettario non è una novità in quanto riprende quello già presente in passato e soppresso dalla Legge di bilancio 2019.
A creare qualche malumore in più tra i professionisti sarà, invece, il tetto a 30mila euro per le partite Iva che percepiscono reddito da lavoro dipendente o assimilati a quelli di lavoro dipendente con importo eccedente i 30mila euro. L’incompatibilità con il reddito di lavoro dipendente o di pensione avrà come conseguenza che molti contribuenti che nel 2019 hanno aderito al regime forfettario non lo potranno più fare il prossimo anno se sono pensionati o dipendenti.
Questi contribuenti previsti dagli articoli 49 e 50 del Tiur dovranno adeguarsi alle disposizioni di cui al comma 72 dell’articolo 1 della legge 190/2014.Tra le ultime novità la previsione di un mini regime premiale per i forfettari che sceglieranno di utilizzare la fatturazione elettronica.
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