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Giorgetti: "L'oro di Bankitalia è del popolo, polemiche inutili"

Leo: "Iperammortamento triennale, taglio Irpef fino a 60mila euro". Ok Ecofin alla tassa sui pacchi

Giorgetti: "L'oro di Bankitalia è del popolo, polemiche inutili"
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La manovra entra nella fase decisiva e, mentre il governo sta limando gli ultimi emendamenti, Giancarlo Giorgetti ha rivendicato la linea del Tesoro a partire dal tema recente più simbolico: l'oro della Banca d'Italia. Il ministro ha parlato di una "grande polemica rispetto a un principio elementare: l'oro che è posto a garanzia della moneta appartiene al popolo italiano, naturalmente gestito dalla banca centrale". Confermando che l'emendamento verrà formalizzato oggi, il titolare del Tesoro ha ribadito in collegamento con Atreju anche il mantra dei conti pubblici: "L'avanzo primario è un principio morale. Abbiamo conquistato fiducia con serietà". Parole che suonano diversamente in un giorno nel quale lo spread ha segnato un nuovo minimo: ieri si è riportato sui livelli di settembre 2008 toccando i 67 punti, per poi chiudere a quota 69.

Nella cornice di Atreju è stata resa nota anche una delle novità più attese dalle imprese: l'estensione dell'iperammortamento. Il viceministro Maurizio Leo ha annunciato che la misura "parte dal 2026 e poi si estende per il 2027 e 2028", chiarendo che nei nuovi emendamenti saranno inserite le coperture necessarie. Una scelta accolta con favore, seppure con prudenza, dal mondo industriale. Angelo Camilli, vicepresidente di Confindustria, ha ricordato che l'iperammortamento è "un primo passo positivo", ma che senza una pianificazione stabile si rischia di perdere terreno rispetto a Francia e Germania.

Il capitolo fiscale resta tra i più densi. Leo ha confermato la volontà di proseguire nella riduzione dell'Irpef e ha aperto alla possibilità di estendere il taglio dell'aliquota intermedia al 33% fino a 60mila euro di reddito. "Vogliamo sicuramente arrivarci", ha spiegato. Sul fronte sociale, invece, arriva la stretta sull'assegno di inclusione: nel primo mese del rinnovo l'importo sarà dimezzato, con un risparmio stimato di circa 100 milioni. Tra le altre misure avanzano l'innalzamento della soglia Isee a 120mila euro per la prima casa nelle città metropolitane, l'aumento dell'imposta sostitutiva dal 18 al 21% sulla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni, la proroga della tassazione agevolata sui premi trasformati in azioni, l'incremento della deducibilità della previdenza complementare da 5.164 a 5.300 euro e un fondo rotativo da 25 milioni contro la morosità incolpevole. Al contrario, il Mimit boccia il taglio delle risorse di 20 milioni per le tv locali, definito "intollerabile". Sul fronte della Rai, invece, è prevista una riduzione di 30 milioni in tre anni del gettito derivante dal canone per esercizi pubblici e professionisti. Cda di Viale Mazzini allarmato. Così come sono molto preoccupati i professionisti per la stretta sui pagamenti della Pa se non si è in regola con fisco e previdenza.

Infine, il capitolo europeo dei dazi sui mini-pacchi.

Accordo all'Ecofin: da luglio scatterà un prelievo fisso di 3 euro per ogni spedizione sotto i 150 euro proveniente da operatori extra-Ue, misura sostenuta con forza dall'Italia per contrastare la concorrenza di piattaforme come Shein o Temu. A questa si affiancherà il contributo da 2 euro sui pacchi extra-Ue previsto dalla legge di Bilancio.

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