«A giugno l'asse Unicredit-Intesa sugli incagli»

Il progetto comune allo studio tra Unicredit, Intesa Sanpaolo e il gruppo Kkr si riferisce alla gestione dei crediti di aziende in bonis o comunque ristrutturate e potrebbe vedere la luce «entro la metà dell'anno». L'amministratore delegato di Piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, delinea i contorni di un progetto che - sottolinea - è «completamente diverso da una bad bank di sistema, sulla quale non abbiamo nessuna discussione in corso. Qui si parla di aziende in bonis e ristrutturate». Anche le dimensioni dell'impegno, almeno nella sua prima fase, dovrebbero essere contenute. In particolare l'apporto, nel caso di Intesa, potrebbe coinvolgere le esposizioni di 10-15 aziende per un totale quindi nettamente inferiore al miliardo di euro.
Quanto alla tempistica, l'obiettivo è prendere una decisione «entro la metà dell'anno», ha detto Ghizzoni, ricordando come le trattative di questa natura e complessità possono richiedere «mesi» prima di giungere alla firma.

L'ad di Unicredit ha quindi aggiunto di non aver avuto «nessuna discussione su una bad bank» di sistema con il premier Enrico Letta. E «non sono in agenda colloqui su questo tema». Lunedì il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha escluso l'uso di denaro pubblico.

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