Non sappiamo come andrà a finire il braccio di ferro tra l'Ue e la Grecia. Una cosa, però, è sicura. Tsipras ormai si è convinto del fatto che certi "privilegi" vadano cancellati, recuperando così un bel po' di risorse per far quadrare i conti e, soprattutto, dare un segnale di buona volontà all'Europa, alla Bce e al Fondo monetario internazionale. Uno dei privilegi che il governo di Atene vuole far saltare è quello delle isole greche, che oggi godono di un regime agevolato. Intanto, però, dalle Cicladi al Dodecaneso scatta subito la protesta: "Noi non pagheremo più tasse". L'idea del governo (per ora si tratta di un'indiscrezione) è quella di abbattere i privilegi a partire dalle isole con i redditi più alti e dove il turismo è più forte, a eccezione delle isole più lontane e meno "ricche".
Ovviamente i sindaci delle principali mete turistiche isolane si sono subito mobilitati. Temono che l'aumento delle tasse possa ridurre i loro affari e mandare in crisi un settore come il turismo che, ad oggi, rappresenta il 30% del pil greco. Il sindaco di Paros (Cicladi) è convinto che nel caso in cui dovessero sparire le facilitazioni sull'Iva ci sarebbero "effetti tragici" sull'economia.
L'idea di spremere la gallina dalle uova d'oro della Grecia non è nuova. L'Ue ci pensa da tempo, paragonando le agevolazioni fiscali elleniche agli aiuti di Stato (e proprio per questo non sarebbero più tollerati). Se in Grecia, ad esempio, l'Iva è al 23%, nelle isolette delle Cicladi o nel Dodecaneso si paga solo il 6,5%. Sconti anche per altre località molto batture dai turisti, come Tassos, Samotracia e Skyros, che beneficiano di uno "sconto" del 5, 9 e 16%.
Oltre alla preoccupazione per il turismo i sindaci delle isole dicono no all'aumento dell'Iva per la seguente ragione: la misura danneggerebbe troppo la popolazione residente, che nei mesi in cui non
c'è il turismo si troverebbero a dover pagare imposte più alte, con un costo della vita che salirebbe a livelli "insopportabili". E alla fine a livello turistico ne beneficerebbero Turchia, Malta, ma anche Italia e Spagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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