Da ieri pomeriggio è ufficialmente cominciata la partita delle Ferrovie dello Stato per il futuro di Alitalia: l'offerta d'acquisto delle Fs è stata «positivamente valutata dai commissari straordinari e dal ministero dello Sviluppo economico».
È l'inizio di un percorso: ora l'ad delle Ferrovie, Gianfranco Battisti, avrà titolo come ha lui stesso affermato ieri - «per gestire la partita delle negoziazioni». Sfumano, dunque, le figure dei commissari (ridotti a due dalle dimissioni di Luigi Gubitosi) il cui ruolo, sempre secondo Battisti, «sarà quello della gestione dei tempi e dei processi di negoziazione del prestito ponte». Che cosa significa? Che saranno i vertici delle Fs, una volta configurate le modalità dell'acquisizione, a trattare con uno o più «partner industriali» (cioè compagnie aeree) da far entrare nell'operazione.
Il compito più arduo per Battisti sarà quello di trovare capitali adeguati al risanamento e al rilancio della compagnia; le cifre finora trapelate ufficiosamente (100 milioni dalle Fs) sono lontane dai miliardi, almeno due, che appaiono necessari. Battisti ha sempre sottolineato, tra l'altro, di voler garantire la saldezza delle Ferrovie sul piano economico-finanziario, e proprio in quest'ottica difensiva sono state inserite nell'offerta condizioni di tutela. Il gruppo Fs, comunque, ci crede e si muove già concretamente per una convergenza fra treno e aereo che potrà coinvolgere anche i porti. «Abbiamo l'ambizione e soprattutto la maturità industriale di poter garantire la leadership su un progetto integrato di mobilità del Paese», assicura Battisti. E già con il nuovo orario invernale di Trenitalia l'aeroporto di Fiumicino sarà raggiunto dal Frecciarossa. L'annuncio è stato dato ieri: dal 18 dicembre saranno offerte due coppie di treni al giorno tra Venezia e Fiumicino, mentre una coppia collegherà l'aeroporto con Genova-La Spezia-Pisa-Firenze. Nel tratto fra Roma e l'aeroporto il treno non viaggerà ad alta velocità, ma i passeggeri non dovranno cambiare convoglio. L'esperimento era già stato avviato anni fa tra Milano e Malpensa, ma durò pochi mesi; sarà riproposto nel 2019. Ora si (ri)comincia col Venezia-Roma e il Genova-Roma, in una logica di rispetto delle cosiddette «onde» di traffico negli aeroporti.
Quanto al nuovo piano industriale delle Fs, slitta: «Contavamo di presentarlo all'inizio dell'anno ha detto Battisti - ma evidentemente alcune evoluzioni di mercato che si stanno aprendo fanno sì che dovremmo integrarlo con le altre opportunità che si stanno venendo a formare». Il riferimento è ad Alitalia. «Contiamo per fine gennaio al più tardi di avere un piano definito». Cruciale a questo punto per Fs la scelta del o dei partner, e la ricerca dei capitali necessari. Stiamo interloquendo con molto operatori e tra questi c'è Easyjet, ma non solo», ha confermato Battisti.
Laconica la dichiarazione del direttore di Easyjet per l'Italia, Francois Bacchetta: «Siamo una compagnia di corto raggio. Siamo aperti a operazioni con altri. Siamo interessati». Easyjet aveva presentato un'offerta per l'acquisizione della compagnia italiana, dicendosi interessata solo a un'Alitalia ristrutturata.
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