Economia

I contanti sono in pericolo: rischio botta al bancomat

Spunta una riforma del sistema di prelievo agli sportelli automatici. Ma c'è un rischio grosso: aumento sulle tariffe

I contanti sono in pericolo: rischio botta al bancomat

ll 2021 potrebbe iniziare con alcune sorprese poco gradite per tutti i possessori di carte di credito o debito: Bancomat Spa ha intenzione di riformare il servizio di prelievo dei contanti. Prima che ciò accada, però, l'Antitrust vuole vederci chiaro ed ha aperto un'istruttoria nei confronti del consorzio che gestisce i circuiti di pagamento e prelievo più diffusi e conosciuti in Italia.

Di cosa si tratta

Se dovesse arrivare il via libera dell’Authority, gli effetti per i risparmiatori potrebbero essere un aumento dei costi ed incertezza sulle tariffe applicate: ad oggi, la maggior parte delle banche offre gratis od a basso costo la possibilità di effetuare prelievi con il bancomat negli sportelli Atm di altri istituti bancari: in alcuni casi, la commissione pagata dipende dalla somma che viene ritirata ed è presente soltanto per piccoli importi.

Tutti i dubbi

Il progetto di riforma che è stato presentato prevede che non sia più la propria banca a fissare contrattualmente il costo del prelievo ma l’istituto proprietario dell’Atm. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, Bancomat Spa avrebbe motivato la richiesta parlando di “efficientamento del servizio e remunerazione più trasparente per gli utenti”. Ma in realtà non è così, perché la riforma potrebbe avere effetti esattamente opposti: intanto, l'utente non avrebbe più la certezza delle commissioni da pagare perché non sarebbe più la propria banca a decidere ma ogni singolo sportello Atm utilizzato. E questi costi si scoprirebbero soltanto nel momento del prelievo dei contanti.

Un'altra cosa che balza all'occhio sono i rincari rispetto alle tariffe pagate oggi, e la domanda sorge spontanea: perché una banca dovrebbe applicare costi inferiori a persone che non sono sue clienti? A qusto punto la palla passa all'Antitrust, l'unica in grado di bocciare la richiesta avanzata da Bancomat Spa.

Cosa chiede Bancomat

"La sostituzione delle commissioni interbancarie con l’applicazione al titolare della carta di una eventuale commissione definita in via autonoma da ciascuna banca proprietaria dell’ATM e che eroga, dunque, il servizio di prelievo attraverso le proprie apparecchiature. Tale commissione sarebbe resa nota al titolare della carta prima dell’autorizzazione all’operazione di prelievo": quindi, le commissioni non sarebbero più pagate dal cliente alla propria banca ma versate direttamente allo sportello venendo a conoscenza, sul momento, di quale sarebbe l'importo della commissione pagata.

Cosa risponde l'Antitrust

"L'Antitrust valuterà se le nuove regole di circuito possano configurare un'intesa suscettibile di restringere o falsare la concorrenza nel mercato comune ai sensi dell'articolo 101 del TFUE.", spiega l'Autorità in un comunicato. Come riportato da Businessinsider, l’authority si impegna ad esaminare l’esistenza e la natura di eventuali efficienze, la trasmissione ai consumatori dei benefici ad esse connesse, l’indispensabilità delle nuove regole per conseguire le stesse efficienze e la non eliminazione della concorrenza sul mercato.

L'istruttoria avviata da Agcm si concluderà entro la fine del prossimo anno.

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