Facendo il confronto tra nuovi rapporti di lavoro e cessazione - a dirlo i dati dell'Inps - nel primo trimestre di quest'anno sono 319.873 i nuovi posti creati. Un dato positivo, se lo si paragona con lo stesso periodo dell'anno scorso. La variazione vale 185.656 posti di lavoro. In percentuale il 138,3% in più.
Se si parla soltanto dei posti fissi, sono stati 203.151 i rapporti a tempo indeterminato nel primo trimestre dell'anno, considerando tanto i nuovi rapporti quanto le trasformazioni di contratti a termine e apprendistati. La variazione assoluta è di 95.240 posti. 470.785 i "nuovi" indeterminati, anche grazie al taglio dei contributi.
Le tabelle dell'Inps sottolineano che 206.786 sono state le assunzioni per indeterminati, mentre 61.184 le traformazioni. In totale si parla di 267.970 posti.
Nei dati il presidente del Consiglio vede una conferma. "L'Italia riparte", ha scritto su twitter, spiegando poi su facebook che "i dati ufficiali dell'Inps sul lavoro ci dicono che la strada da percorrere è ancora lunga, ma la macchina finalmente è ripartita".
Decisamente diverso il parere del segretario della Cgil, Serena Sorrentino, che
sostiene che "non occorreva dunque cancellare diritti per aumentare il tempo indeterminato" e si chiede se le imprese "renderanno veramente stabili questi rapporti di lavoro o se finito l'incentivo torneranno a licenziare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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