Intesa punta sull'«elettrica» Seri. L'obiettivo è Piazza AffariPrivate equity

Una «ricarica» per Intesa. Secondo quanto si apprende, Atlante, fondo di private equity del gruppo bancario, ha concluso l'acquisizione di una quota di minoranza del capitale di Seri Industrial, holding campana a capo di un gruppo che opera con forte integrazione nella filiera produttiva degli accumulatori elettrici. L'intervento di Atlante sarà pari a 15 milioni di euro e servirà ad aiutare la crescita di Seri sui mercati internazionali.
Una partnership che ha un obiettivo ben preciso. Far diventare la società target sempre più grande e forte potrebbe porre le premesse - in prospettiva - per un'Ipo a Piazza Affari. «Il nostro obiettivo è realizzare nei prossimi anni la quotazione della società sui mercati regolamentati», ha detto il presidente e ad di Seri, Vittorio Civitillo pronto ad “approfittare“ del «bagaglio di esperienze e del network internazionale dei nuovi soci».
Il gruppo Seri, controllato dalla famiglia Civitillo, ha realizzato nel 2011 un fatturato di oltre 61 milioni di euro. Lo sviluppo della holding casertana, attraverso varie acquisizioni, si è concentrato sulla filiera del recupero delle batterie esauste dalle quali si possono riciclare sia piombo che polipropilene.

Proprio questa integrazione orizzontale di competenze ha convinto Imi Fondi Chiusi, la Sgr della banca guidata dal ceo Enrico Tomaso Cucchiani (nella foto) a puntare un chip di 15 milioni con il quale potranno accompagnare molto da vicino l'ulteriore espansione di Seri Industrial. Piazza Affari, in fondo, è vicina a Ca' de Sass.

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