Un'idea talmente innovativa da essergli valsa un posto tra gli imprenditori sotto i 30 anni più interessanti degli Stati Uniti. È così che uno studente 19enne del Mit, Kai Kloepfer, è finito sotto i riflettori, per l'idea di una pistola che riconosce le impronte digitali del suo proprietario, riducendo i rischi per chi se la trovasse in mano.
Un'idea che negli Stati Uniti, dove l'industria delle armi l'anno ascorso ha impattato sul mercato per 49.2 miliardi, è guardata con grande attenzione, come sotto l'occhio attento degli investitori c'è la Biofire, la startup fondata dallo studente quattro anni fa.
Dell'arma per ora esiste un prototipo, che monta sul calcio lo stesso meccanismo che viene utilizzato per riconoscere il proprietario di uno smartphone, attraverso le impronte digitali. Se il "padrone" non viene riconosciuto, la pistola non spara.
Non solo: il legittimo proprietario può autorizzare altri a utilizzarla, fino a mille persone.È da tempo che si parla dei brevetti di Kloepfer, ma la realizzazione di un prototipo della smartgun ha fatto tornare alta l'attenzione su di lui.
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